18-12-2014 – Dalla condivisione di obiettivi tra comuni, aziende, associazioni e imprese sociali è nato “Caffè in Campo“, un sistema che si basa sul recupero delle cialde e dei fondi di caffè, raccolti con la collaborazione di bar e ristoranti milanesi e portati dalla città alla campagna, dove diventano utili fertilizzanti. Con “Caffè in Campo” si sta sperimentando un progetto di economia circolare che coinvolge tutti gli attori sul territorio e che converge nel Parco agricolo Sud di Milano.
Imprese di questo genere non sono nuove, ma viene qui ampliato l’ambito del riutilizzo, finora delimitato al settore agricolo dove i fondi vengono impiegati come compost.
Giulia Detomati, presidente di Venti Sostenibili, associazione di innovazione ambientale che ha ideato il progetto, ha così spiegato:
“I fondi del caffè sono il tipico esempio di uno scarto che va a finire fra i rifiuti e che invece può essere riutilizzato, come fertilizzante in agricoltura ma anche per esempio in ambito farmaceutico. Il nostro obiettivo è aiutare esercenti e cittadini a ridurre l’indifferenziato e dimostrare, a partire da questo esempio, come sia possibile innescare un modello di economia circolare, in cui lo scarto diventa risorsa. Grazie alla collaborazione con i comuni, abbiamo coinvolto gli esercenti di bar e ristoranti, che hanno compilato un questionario per aiutarci a capire qual è la quantità di cialde e fondi di caffè che possono essere riciclati e portati in campagna“.
Finanziato da Fondazione Cariplo, “Caffè in campo” coinvolge dodici comuni del Parco Agricolo Sud di Milano ed è realizzato da Venti Sostenibili e Cantiere Aperto in partnership con la Scuola agraria del Parco di Monza e S.A.S.O.M. s.r.l. (Società ambiente del Sud-Ovest Milanese).