18-04-2017 – Alcuni ricercatori dell’Università dell’Oregon hanno studiato gli effetti del caldo sulle piante del caffè per capire entro quanto tempo riescono a riprendersi dallo stress che subiscono quando si ritrovano ad altissime temperature. Questo studio nasce principalmente per capire gli effetti collaterali sulle piantagioni, conseguenza del forte cambiamento climatico in atto.
L’esperimento è stato condotto sulla specie Arabica, tra le più utilizzate per produrre il caffè che ogni giorni beviamo ed i risultati non sono stati molto rassicuranti.
In laboratorio, per studiare la reazione del caffè al caldo, è stato ricreato un ambiente artificiale dove la temperatura raggiunge i 48 gradi. Dopo circa 45-90 minuti di esposizione, le foglie più giovani sono quelle che subiscono maggiormente gli effetti collaterali dell’innalzamento della temperatura. Ma la conseguenza più preoccupante è che ogni pianta sottoposta a questo esperimento smette di produrre fiori e di conseguenza frutti, necessari per la produzione del caffè.
Questo è un campanello d’allarme per i tantissimi coltivatori presenti nelle varie zone del mondo, ma anche per l’ambiente. Non tutte le piantagioni si trovano in zone geografiche talmente calde da determinare questi effetti ma, se a causa del surriscaldamento globale le temperature dovessero aumentare sempre più, il rischio di vedere danneggiate intere piantagioni di caffè sarebbe sempre più alto.