24-03-2017 – Si è tenuto ieri a Milano un convegno organizzato per la presentazione di una ricerca svolta dal CENSIS per Nestlé Italiana, dal titolo “Il futuro dell’alimentazione: tra stili di vita contemporanei e nuovi modi di fruizione“.
Lo studio ha analizzato la ripresa dei consumi alimentari e i cambiamenti delle modalità di consumo degli italiani, verificatisi negli ultimi anni dopo il lungo periodo di contrazione dei consumi dovuta alla generale crisi economica.
Il cibo torna centrale – oltre il 91% degli italiani si dichiara interessato – e diversamente da quanto accade nel resto del mondo, a guidare la spesa del consumatore italiano non è il prezzo ma fattori qualitativi come trasparenza delle informazioni (94,4%), funzionalità (88,4%), salute (84,6%), eticità (83,5%). A questi si aggiunge l’italianità, valore per il quale è disposto a pagare qualcosa in più (85,5%), in linea con un fenomeno globale di domanda di italian food che dal 2010 al 2015 è cresciuto nel mondo del 36,5%.
La ricerca fotografa un consumatore italiano ben conscio di ciò che cerca nella propria alimentazione, con una forte tendenza ad informarsi, soprattutto attraverso la rete dove, anche se ancora con prudenza, effettua i propri acquisti.
Il direttore generale del CENSIS, Massimiliano Valerii, ha così commentato:
“È interessante notare come, più si ampliano offerta e canali, e più la marca assuma un ruolo di guida e di garanzia: gli italiani, compresi i Millennial, sono disposti a pagare di più per il prodotto di marca, soprattutto quando comprano alimenti salutistici (71,1%), cibi pronti o semipronti (69,6%), prodotti nei distributori automatici (71,3%). E anche quando ordinano cibo cucinato a domicilio, dove quindi la ‘marca’ è il ristorante o la piattaforma di acquisto“.
Massimo Ferro, Direttore Corporate Strategy di Nestlé in Italia sottolinea:
“Stiamo assistendo a cambiamenti molto veloci e la sfida sarà saper rispondere in modo adeguato alle mutevoli richieste dei consumatori.”
Italianità, qualità, marca sono le risposte che i consumatori si attendono da tutti i canali distributivi, compresa la distribuzione automatica.
Leggi qui il Comunicato Stampa del CENSIS