10-12-15 – Il vending come possibilità di inserimento nel mondo del lavoro per i ragazzi diversamente abili che abbiano concluso il percorso scolastico è l’obiettivo di Chicco Cotto Onlus, un progetto nato poco più di un anno fa per offrire una formazione professionale specifica a ragazzi speciali per i quali il mondo del lavoro offre pochissimi sbocchi.
Il progetto si è sviluppato a Torino coinvolgendo gli studenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni di due scuole, la media San Giuseppe Cottolengo e l’istituto tecnico Avogrado, e ha visto la collaborazione di Lavazza, a cui più di recente si sono unite Ferrero e la Caritas di Torino.
Utilizzando i distributori automatici presenti nelle scuole, gli operatori insegnano ai ragazzi in che modo caricarli, svolgendo quindi un lavoro di formazione grazie al quale, una volta terminate le scuole, essi dovrebbero trovare una collocazione all’interno delle società di gestione.
Lo spiega Giuseppe Rusciano, coordinatore del progetto Chicco Cotto Onlus:
“La missione educativa e professionale consiste nel formare i ragazzi alle attività di vending, ossia, cerchiamo di fare in modo che sappiano riempire una macchinetta distributrice di bevande e snack. Sono per lo più ragazzi autistici, anche se da quest’anno abbiamo aggiunto un altro ragazzo in carrozzina affetto da una disabilità motoria. Le nostre attività si svolgono, per lo più, a scuola e consistono nel recarci nel magazzino dove teniamo i prodotti e individuare quelli necessari da andare a riporre nelle macchinette. Una volta alla macchinetta i ragazzi provvedono a riempirla e durante questa attività sono seguiti da un educatore. Questo comporta lo sviluppo di varie abilità, dal saper tenere il conto al mantenimento dell’attenzione, dalla manualità alla precisione. Tutto questo sperando di poterli collocare, in futuro, nel settore vending e dar loro la possibilità di svolgere un’attività lavorativa gratificante.”