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08-02-2018 – Un gruppetto di bulli ha organizzato uno stupido scherzo ai danni di 4 ragazzi, chiudendoli all’interno di uno Shop 24 dal quale sono stati liberati grazie all’intervento dei Carabinieri e degli agenti dell’Istituto di Vigilanza addetto al controllo della postazione automatica.
L’episodio è accaduto nel centro di Barletta ed ha dato adito ad una polemica sui distributori automatici che, a nostro avviso, ha distolto l’attenzione dal vero problema, che è quello purtroppo del dilagante bullismo, di cui sono vittima principalmente i ragazzi. In un’articolo della cronaca locale, che riporta l’accaduto definendolo correttamente “atto di bullismo”, la questione piuttosto che incentrarsi su questo preoccupante fenomeno, che investe famiglie e istituzioni preposte all’educazione dei nostri figli, scivola su tutt’altro argomento.
Descritto l’accaduto, il cronista si pone “di conseguenza” le seguenti domande:
- Siamo certi che i distributori automatici hanno abilitato gli strumenti per identificare l’età del consumatore di bevande alcoliche?
- Siamo certi che i distributori automatici dopo una certa ora non erogano bibite alcoliche in vetro?
- Dove finiscono i contenitori delle bevande che tutta la notte forniscono?
- A chi spetta la verifica ed i controllo di questi distributori automatici di bevande?
- A chi spetta il controllo degli esercizi che somministrano bevande alcoliche e se le somministrano anche ai minori?
Spostare l’attenzione del lettore sui distributori automatici, la movida, la vendita di alcol a minori, non aiuta a comprendere atti come quello accaduto a Barletta, episodio nel quale l’assunzione di una qualche bevanda alcolica (non necessariamente proveniente dai distributori automatici e non confermata dagli agenti che hanno fermato gli autori) può essere considerata una concausa.
L’educazione che è soprattutto rispetto verso il prossimo, capacità di dialogare piuttosto che reagire con gesti violenti, unite alla stupidità, che è alla base di atti del genere, hanno poco a che vedere con i distributori automatici. Neanche con quelli che, fuori legge e condannabili, erogano alcolici senza dispositivo di controllo della maggiore età.
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