31-07-2015 – I risultati delle vendite globali di Coca-Cola relativi al II trimestre 2015 mostrano segni positivi, ma con un’inversione di tendenza. Se storicamente le bibite gassate hanno sempre fatto da traino, oggi subiscono un rallentamento e cedono il passo alle bevande piatte in conseguenza delle nuove abitudini di consumo.
Nel II trimestre 2015, la Coca-Cola classica è cresciuta solo dell’1%, cedendo numeri all’equivalente senza zucchero, la Coca-Cola Zero, che cresce del 6%.
I segni positivi arrivano dalle bevande piatte e dall’acqua che nel mercato statunitense danno buoni risultati: + 8% per l’acqua (marchio Dasani) e + 5% per le bevande no gas in generale.
Sul fronte europeo, la situazione è ancora più netta: le bevande piatte crescono del 7% a volume con le acque e i succhi a trainare le vendite.
Allo stesso tempo, però, il fatturato nei mercati europei ha risentito di un dollaro forte rispetto all’euro e alle altre valute europee, che ha ridotto il valore delle vendite nei Paesi oltreoceano. Pertanto, il reddito operativo di tutta l’area si è attestato a 836 milioni di dollari (- 6%) e il fatturato è sceso a 12,15 miliardi di dollari (- 3%).
Ne guadagna il titolo con un utile netto per gli azionisti che cresce del 20%, arrivando a 3,11 miliardi di dollari, 71 centesimi per azione.