14-06-2017 – Si è concluso lo scorso venerdì 9 giugno a Gorizia il Workshop internazionale di
progettazione Coffee Tales: interior design for coffee spaces, che ha visto protagonisti 38
studenti del Corso di Laurea Magistrale in Architettura dell’Università degli Studi di Trieste – sede di Gorizia – che dal 5 al 9 giugno hanno lavorato intensamente alla progettazione e al
riallestimento del nuovo spazio formativo di Imperator, la Bloom Coffee School, sito in
Campo del Belvedere 6 a Trieste.
Questa iniziativa, inserita nell’attività didattica dell’anno accademico 2016-2017, è stata
coordinata dalla prof.ssa Giuseppina Scavuzzo, docente di Composizione Architettonica e
Urbana presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste e
ha visto come docente Maria Rita Baragiotta, architetto e dottore di ricerca allo IUAV di
Venezia, nonché titolare dello studio Officine GRAD di Berlino.
Sponsor dell’evento la stessa azienda Imperator Srl che ha visto la realizzazione di sette progetti finali aventi il medesimo obiettivo: l’ampliamento degli spazi formativi per la zona dedicata alla tostatura e la nuova copertura esterna dell’edificio, con un occhio particolare sulla città e sul porto. Questo progetto ha offerto ai giovani futuri architetti l’occasione di lavorare sulla narrazione di identità, sulle esperienze percettive e sul dialogo tra locale e globale.
I risultati dei progetti e gli interventi dei docenti al workshop saranno oggetto di una mostra e di
un libro di prossima pubblicazione. I vincitori del Coffee Tales, valutati positivamente da una
giuria di docenti, professionisti ed esperti del settore del caffè, sono stati gli studenti Miriana
Godina, Alessia Perisutti, Nicolas Pigat, Giulia Stefanachi e Giulia Zei con il progetto Morbidezza.
Alberto Polojac, titolare di Imperator Srl e direttore della Bloom Coffee School, ha voluto
spiegare le motivazioni di questa scelta, nata dalla volontà di collaborare con le realtà locali e
culturali:
“Siamo molto contenti di aver creato un legame tra azienda e realtà accademica, troppo
spesso distaccate, e di aver dato la possibilità a questi ragazzi di affrontare il mondo del lavoro,
vivendo un’esperienza concreta di progettazione. Questa iniziativa ha offerto ottimi spunti per lo
sviluppo del nostro spazio e i ragazzi hanno risposto in maniera molto positiva e soprattutto
creativa”.