08-11-2017 – Il governo della Colombia ha deciso di incrementare la produzione di caffè, passando da 14 a 18 milioni di sacchi entro il 2024.
Questo è quanto dichiarato pochi giorni fa dal Ministro delle Finanze, che ha inoltre evidenziato il ruolo di rilievo della Colombia nel mercato mondiale del caffè. Si ritiene che il caffè sia stato introdotto nel Paese durante il Settecento dai Gesuiti e da allora la sua importanza per l’economia nazionale è cresciuta sempre più, tanto che gran parte dell’export si basa proprio su questo prodotto.
Il governo colombiano ha deciso di stanziare per incrementare le produzioni – che hanno subito un lieve calo a causa delle avverse condizioni climatiche – circa 7 milioni di euro. Inoltre, si ipotizza che il Governo voglia convertire in piantagioni i terreni che per anni sono stati il terreno di scontro tra le forze di sicurezza dello Stato e Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia).
Ma anche dall’estero si punta a rilanciare le coltivazioni di caffè colombiane attraverso progetti di riqualificazione del territorio: l’ONU ha infatti dichiarato che per contrastare il narcotraffico, stanzierà 315 milioni di euro da destinare ai terreni di quegli agricoltori che decideranno di abbandonare la coltivazione delle piante di coca e decideranno, invece di convertirli in piantagioni di caffè o cacao.
In un Paese attraversato da non poche difficoltà il caffè diventa un mezzo di riscatto e di sostentamento.