22-01-2016 – Confida, nella persona del presidente Lazzari, è intervenuta in maniera decisa sulla proposta di eliminare i distributori automatici dalle scuole del Comune di Prato, chiedendo formalmente un incontro con l’Assessore all’Istruzione Pubblica Maria Grazia Ciambellotti e col sindaco, Matteo Biffoni.
Ancora una volta, l’associazione è chiamata a far comprendere le ragioni degli operatori del settore e a difenderne l’attività che non può subire discriminazioni a causa di atti vandalici commessi nelle scuole, dei quali i distributori automatici sono la prima vittima, ma molto spesso non il primo obiettivo.
Non potrebbe darsi che i malviventi entrino nelle strutture scolastiche magari puntando ad altro, per esempio i computer, e ne approfittino anche per rubare pochi spiccioli dai distributori automatici? Il gestore dovrebbe allora chiedere l’eliminazione dei computer dalla scuola per non subire danni alle proprie macchine? Il problema – come ben sappiamo – non sono i pochi spiccioli dell’incasso ma i danni ai distributori spesso irreparabili.
Sul sito di Confida è riportata la lettera inviata al Comune di Prato nella sua integralità. Ne riportiamo un passaggio significativo:
“… i danni criminosi sono anzitutto lesivi dell’attività degli imprenditori che svolgono il servizio in quanto si traducono in costi impropri e, in secondo luogo, riteniamo che l’eliminazione dei distributori automatici, non solo sia lesiva dell’attività d’impresa e delle maestranze che vi lavorano, ma rappresenti una risposta non adeguata ai vandalismi e alla microcriminalità, un fenomeno che va affrontato – a mio avviso – non certo con battaglie di difesa che vanno a scapito della collettività, privandola di servizi e benefici, ma con una più adeguata prevenzione e punizione dei fenomeni criminosi.”