Un piano di investimenti da 86,6 milioni di euro che interessa 7 stabilimenti italiani del Gruppo Conserve Italia più la sede, con la possibilità di intercettare fondi del PNRR e di altri stanziamenti statali, oltre ad un importante impiego di risorse proprie. Un piano costruito su alcuni asset strategici: innovazione tecnologica, aumento qualitativo dei prodotti, efficientamento dei processi, risparmio energetico, sostenibilità ambientale, digitalizzazione. È la strada per il futuro che Conserve Italia ha tracciato fino al 2026 e che ha già iniziato ad attuare con i primi interventi; un percorso di crescita e sviluppo illustrato nel corso dell’Assemblea dei Soci svoltasi il 27 ottobre nell’auditorium della sede a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna.
L’Assemblea dei Soci di Conserve Italia ha inoltre approvato il bilancio relativo all’esercizio 2022-23 (chiuso al 30 giugno 2023).
Il fatturato consolidato del Gruppo (composto dalla società capogruppo Conserve Italia e da altre 8 società controllate) ammonta a 1,14 miliardi di euro (+18% rispetto all’esercizio precedente) e con un utile di 7,2 milioni di euro. Si attesta a 120 milioni di euro la posizione finanziaria netta consolidata, in costante miglioramento da oltre 15 anni nei quali si è ridotta di oltre 350 milioni di euro. Il risultato positivo dell’Ebitda è pari a 74 milioni di euro, in virtù di importanti interventi di razionalizzazione dei costi strutturali.
“Questo bilancio risente inevitabilmente del forte aumento di costi di tutti i fattori produttivi che ha influenzato l’aumento di fatturato e che abbiamo cercato di gestire al meglio promuovendo un’equa ripartizione tra tutti i soggetti coinvolti nella filiera. Con grande spirito di responsabilità, abbiamo assorbito parte di questi rincari a salvaguardia dei nostri soci produttori italiani e per tutelare il consumatore finale – ha dichiarato nel corso del suo intervento il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini.
“Il piano investimenti presenta una serie di interventi che interessano i 7 principali stabilimenti produttivi italiani (Pomposa, Barbiano, Massa Lombarda, Ravarino, Alseno, Albinia e Mesagne) e la sede di San Lazzaro, dove verrà installato un impianto fotovoltaico; le azioni previste ci porteranno a rendere più efficienti e sostenibili i nostri processi produttivi in termini di risparmio idrico e mancate emissioni atmosferiche – ha sottolineato il DG di Conserve Italia Pier Paolo Rosetti -. Con questi investimenti, che ammontano a 86,6 milioni di euro e vanno realizzati entro il 2026, intendiamo attrezzarci al meglio per affrontare sia la transizione ecologica che la transizione digitale”.