22-07-2015 – Conserve Italia e Valfrutta rispondono al problema dell’etichettatura dei prodotti alimentari secondo quanto previsto dal nuovo Regolamento n. 1169/2011/EU, una normativa che ha creato non poche difficoltà all’industria alimentare e ai canali di distribuzione, vending compreso. Senza contare le polemiche per ciò che concerne l’eliminazione della dicitura “made in…” che ha particolarmente irritato i produttori italiani, in virtù dell’alta considerazione riservata ai prodotti alimentari italiani dai consumatori europei.
Le minacce nei confronti dell’eccellenza gastronomica del nostro Paese non sembrano terminare. Basti pensare alle nuove disposizioni sulle dimensioni delle vongole (che vanno equiparate a quelle degli altri Paesi) o sull’utilizzo del latte in polvere al posto di quello fresco per la produzione dei formaggi, una disposizione in netta antitesi con quanto stabilito dalla Legge italiana del 1974 che vieta l’uso di latte in polvere nell’industria casearia, legge che l’Europa vorrebbe abolire.

A quella che sembra una battaglia contro l’industria alimentare italiana e il suo successo nel mondo, le nostra aziende cercano di rispondere affermando con maggiore enfasi il “made in Italy”.
È quello che fa Conserve Italia con i prodotti a marchio Valfrutta che, in base alla dichiarazione volontaria di origine, saranno contrassegnati in etichetta dalla dicitura  “italiani”.
Conserve Italia parte con i legumi in scatola- borlotti italiani, ceci italiani, ecc. – seguiti dalla precisazione “dai nostri agricoltori”  per poi etichettare in questo modo, a partire da settembre,  tutti gli altri prodotti a marchio Valfrutta, compreso i succhi di frutta.

Angel Sanchez, Direttore di Conserve Italia, ha così commentato:
“Oltre a garantire sull’origine tutta italiana dei nostri prodotti, comunichiamo al consumatore anche un altro importante valore aggiunto, che è appunto la garanzia che si tratta di materie prime di qualità, frutto del lavoro, della passione e dell’esperienza dei 14.000 soci agricoltori che conferiscono ogni anno al nostro consorzio cooperativo“.