27-10-2016 – Proprio alcuni giorni fa abbiamo pubblicato una News relativa al tema della comunicazione dei corrispettivi da parte di una particolare categoria, quella dei farmacisti, i quali pur utilizzando i distributori automatici a margine di un’attività che si svolge prevalentemente al banco, sono comunque tenuti a seguire la nuova fiscalità. Della questione se n’è fatta carico l’associazione di categoria che ha cercato un colloquio con l’Agenzia delle Entrate per capire in che modo gli associati del settore dovranno comportarsi.
Analoga situazione si è verificata per i titolari degli autolavaggi che hanno all’interno dell’attività dispositivi automatici e in modalità self per gli automobilisti che preferiscono questa tipologia di sistema o che vogliano far da sé.
Anche in questo caso, della questione si è fatta carico Assolavaggi, l’associazione Confesercenti che rappresenta la categoria, la quale ha cercato di chiarire in che modo i titolari di questi particolari distributori automatici dovranno comportarsi.
Al momento, si evidenziano due diverse situazioni:
– un impianto di “lavaggio manuale a gettoni” non essendo dotato di alcuna memoria, non essendo collegati a nessuna periferica di pagamento e svolgendo di fatto solo un servizio di “messa a disposizione” a tempo degli strumenti utili per il lavaggio, non risulterebbe rientrare nella normativa;
– un impianto “completamente automatizzato”, che ha una memoria ed eroga un servizio di lavaggio al fruitore senza che egli debba far nulla se non inserire il corrispettivo previsto nella collegata periferica di pagamento, ricadrebbe in maniera molto più naturale nel presupposto oggettivo definito dalla norma.
Secondo Assolavaggi, la legge 127/15 si applica agli impianti automatici con terminal di pagamento, ma solo se installati dopo il 1 gennaio 2017 (* dopo il 1° aprile 2017 ndr). Gli impianti self service a gettone (piste self service, aspiratori ecc.) invece rimarrebbero fuori dalla disciplina.
L’Associazione si riserva di approfondire i dettagli della questione in un confronto con l’Agenzia delle Entrate.