Costarica. La rivoluzione green del caffè a zero emissioni

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Costarica. La rivoluzione green del caffè a zero emissioni

07-03-2019 – Nella puntata del 2 marzo scorso della trasmissione di RAI 3 Presa Diretta si è parlato di emergenza rifiuti in Italia, di Terra dei Fuochi, dell’effetto dei roghi sulla salute, ma anche dell’esempio virtuoso del Costarica, che nel futuro prossimo diventerà il primo Paese sudamericano ad utilizzare energia solo da fonti rinnovabili.
È vero che si tratta di una nazione piccola quanto il centro Italia (51.000 km di superficie con 5 milioni di abitanti), ma è anche vero che i progetti messi in campo potrebbero essere replicati su larga scala, se si riuscisse a sviluppare una coscienza nazionale sensibile a questi temi e pronta ad agire e a reagire.
In accordo con la comunità dei suoi abitanti, il Costarica si è dotato di parchi eolici e di centrali idroelettriche, arrivando a produrre nell’ultimo anno 312 giorni di energie 100% rinnovabili. Questo, grazie alle risorse naturali che lo permettono (acqua e vento), ma anche ad una popolazione che ha fatto suo il problema ambientale, ne apprezza i vantaggi nella vita di tutti i giorni e trasmette tale sensibilità ai bambini.


L’impegno per la Sostenibilità e le pratiche messe in campo nell’ottica dell’economia circolare hanno investito anche il mondo del caffè, di cui il Costarica è uno dei principali produttori, tant’è che il Paese è il primo al mondo ad aver ottenuto il bollino di certificazione di carbonio neutro.
Presso l’Istituto del Caffè si studiano e si sperimentano tutte le innovazioni per abbassare le emissioni in tutto il ciclo del caffè, come gli speciali forni che non vanno a legna o a gasolio, ma a scarti della lavorazione del caffè. In tal modo si è ridotto del 70% l’uso di legna della foresta per cuocere i chicchi.
L’Istituto ha scoperto un’altra biomassa: la polpa del caffè, che si ricava quando i chicchi vengono disidratati. Prima buttata e causa di inquinamento dei fiumi, ora la polpa viene seccata e trasformata in pellet, grazie ad una tecnologia a zero emissioni e queste innovazioni le fanno quasi tutti i produttori di caffè, anche i più piccoli.
Nella regione montuosa di Los Santos viene prodotto un caffè di altissima qualità, uno dei più esportati al mondo, lavorato principalmente all’interno di cooperative. Una di queste è la Cooperativa Tarrazu, costituita da 4.700 piccoli produttori che coltivano una media di 250.000 quintali di caffè per il mercato internazionale. Questa azienda utilizza rinnovabili per tutto il ciclo e, per questo motivo, il suo caffè è il primo al mondo a carbonio zero.
Gustavo Elizondo Fallas, portavoce della cooperativa, così si è espresso nell’intervista realizzata da Presa Diretta:
La nostra è una bioeconomia circolare che riutilizza gli scarti del caffè per produrre energia: risparmiamo e contribuiamo alla salvaguardia dell’ambiente perché non utilizziamo più il diesel. Questo caffè è vita per la nostra zona.”

Chi non avesse visto la puntata, può vedere il servizio sul Costarica cliccando sull’immagine.

Costarica

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