04-04-2018 – L’esercizio che si è chiuso al 31 agosto 2017, approvato il 28 febbraio scorso dal Consiglio d’Amministrazione di Ferrero International S.A., capogruppo con sede in Lussemburgo, e da pochi giorni diffuso mostra risultati straordinari sia dal punto di vista dei dati di bilancio che dal punto di vista della crescita organica del colosso di Alba, vanto e simbolo dell’industria alimentare italiana.
Se alla morte del fondatore si era avanzato il timore di una probabile crisi legata al naturale ricambio, i numeri registrati sono la chiara dimostrazione che il trend di crescita dell’azienda non si è mai arrestato, se non addirittura che abbia accelerato il processo, soprattutto a livello internazionale, attraverso le acquisizioni portate  a termine.
Il bilancio approvato da Ferrero International mostra un fatturato consolidato di 10,3 miliardi di euro, in crescita del +8,2% rispetto al periodo precedente (9,5 milioni); l’utile netto risulta in crescita del 54% rispetto al precedente esercizio; l’EBITDA è salito a 1,6 miliardi da 1,4 miliardi, pari a un margine del 15,2% dal 14,6% e l’EBIT ha raggiunto 1,1 miliardi da 1 miliardo.
Le vendite hanno totalizzato 10,3 miliardi di euro, con un aumento dell’8,2% a cambi correnti e del 11,3% a cambi costanti, trainate soprattutto dal prodotto Nutella e da altre referenze quali Ferrero Rocher, Kinder Surprise, Kinder Joy, Kinder Bueno e Tic Tac.
Per quanto riguarda l’esercizio che si chiuderà ad agosto 2018, l’azienda riferisce in una nota “Per il nuovo anno 2017-18 “c’è una sensazione di stabilità delle prospettive per il business, nonostante qualche rischio geopolitico. Si vedono nuove opportunità in alcuni paesi grazie alle riforme economiche e a un aumento della competitività nazionale”.

Nella foto in alto Giovanni Ferrero, amministratore delegato del Gruppo Ferrero