07-12-2016 – Due ricerche dell’ISTAT restituiscono un quadro poco confortante della situazione in cui versa il settore commercio, che sembra non dare segni di ripresa da quando la crisi economica globale ha colpito i consumi.
I primi dati si riferiscono ad una recentissima ricerca sulla fiducia di consumatori e imprese nel mese di novembre, nel quale è evidente il calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: – 10,5 punti per i consumatori e – 5,1 per le imprese. Neanche l’approssimarsi delle festività natalizie sembra dare un’iniezione di fiducia ai commercianti, tant’è vero che i giudizi sulle vendite future sono anch’essi in calo e riguardano soprattutto i piccoli commercianti, schiacciati dalla concorrenza della grande distribuzione e dalla liberalizzazione degli orari a cui non riescono/non possono adeguarsi.
Ad accrescere questo clima pessimistico, i dati ISTAT (fonte Registro delle Imprese) relativi alla chiusura/apertura delle attività, che mostrano un andamento preoccupante: dai 962.000 negozi attivi prima della crisi si è passati agli attuali 871.000. Un dato che riguarda tutte le regioni italiane tranne il Lazio, unica regione a presentare un saldo attivo (+ 2,4%).
Oltre alla crisi dei consumi, causa delle tante chiusure dei negozi di prossimità sono soprattutto la pressione fiscale e, come dicevamo prima, la concorrenza della grande distribuzione e la liberalizzazione degli orari.
Per quanto riguarda il settore alimentare, ha saputo fronteggiare la crisi chi è stato capace di diversificare proponendo referenze diverse da quelle tradizionali (biologico, vegano ecc.): in questo caso la crescita è stata del 37% con 14.000 punti vendita attivi.
Male per il commercio ambulante con un calo annuale di operatori del 10% e una diminuzione progressiva dei tradizionali banchi nei mercatini rionali. Chi, invece, effettua vendite “al di fuori dei banchi e dei negozi” ha visto crescere le vendite del 75%, percentuale che annovera i canali più moderni del commercio, quali le vendite online e attraverso distributori automatici.