Con l’obiettivo di puntare alla lotta agli sprechi e all’uso della plastica ed accelerare il processo di transizione ecologica, si conclude l’operazione che ha portato all’unione tra il Gruppo Culligan international, che progetta, produce e distribuisce soluzioni su misura di affinaggio e qualificazione dell’acqua per tutti i settori – e Waterlogic Group Holdings (“Waterlogic”), produttore, distributore e fornitore di servizi riguardanti erogatori di acqua a livello globale. Una fusione che consente di fornire acqua buona, sicura e sostenibile a oltre 100 milioni di consumatori, garantendo un risparmio di più di 40 miliardi di bottiglie di plastica all’anno.
Culligan, leader mondiale con un’ampia gamma di soluzioni per il consumo dell’acqua a casa, al lavoro, nel tempo libero e in movimento, conta oltre 11mila dipendenti in 30 Paesi e registra ricavi annuali che, con l’aggregazione, si aggirano intorno a 2,4 miliardi di dollari.
Oltre a una maggiore diversificazione della gamma prodotti dell’azienda, l’unione permette di potenziare l’impegno sul fronte dell’innovazione per lo sviluppo di nuove soluzioni di filtrazione, purificazione e trattamento dell’acqua a livello domestico e commerciale su più ampia scala, portando tali soluzioni sia ai mercati esistenti che a quelli nuovi, con un rafforzamento dei canali di distribuzione in America, Europa, Medio Oriente, Africa e Asia Pacifico.
Una storia di acquisizioni
L’operazione con Waterlogic è solo l’ultima delle operazioni straordinarie condotte da Culligan negli ultimi anni che hanno riguardato in modo incisivo anche il mercato italiano. Per quanto riguarda l’acqua da bere commerciale (Uffici e HORECA) sono state rilevate Joog – Drink Cup, Blu Service, Water Time e H20. Nel settore Consumer è stata rilevata Teco, mentre sia per il settore Consumer sia per il Commercial il Gruppo ha acquisito Think Water.
L’ingresso di Culligan in Italia risale al 1960, con la nascita di una società licenziataria per la distribuzione di piccoli addolcitori domestici importati dagli States, usati allora specialmente per alimentare le macchine da caffè espresso.
La crescita è stata costante grazie sia ai continui investimenti in ricerca e sviluppo, sia a una serie di acquisizioni. La sede italiana si trova a Granarolo dell’Emilia, in provincia di Bologna, in un’area di eccellenza dell’industria meccanica made in Italy. Qui operano un reparto di ingegneria e ricerca e sviluppo all’avanguardia, lo stabilimento manifatturiero – composto da carpenteria e catena di assemblaggio – e il polo logistico.
I numeri in Italia
Nel nostro Paese, il giro d’affari del Gruppo supererà, nel 2022, i 250 milioni di dollari, con una crescita del 21% rispetto al 2021 supportata da circa mille persone impiegate, 19 filiali nella Penisola, una rete vendita diretta di oltre 200 persone, 133 distributori autorizzati e un network di assistenza sul campo di oltre 100 tecnici diretti oltre a centri assistenza autorizzati in grado di coprire l’intero territorio nazionale.
Risultati importanti ottenuti grazie alla strategia di acquisizioni e al forte presidio del mercato con un approccio integrato verso le diverse esigenze di qualificazione dell’acqua in tutti i settori di applicazione: Municipale, Industriale, Domestico, Commerciale e Piscine – coprendo l’intera filiera dalla progettazione alla produzione, dalla vendita alla manutenzione di ogni genere di impianto.
“L’unione con Waterlogic, insieme alle ultime acquisizioni in Italia, ci consente di rafforzare ulteriormente l’impegno a fornire acqua buona, sicura e sostenibile riducendo l’impatto ambientale”, ha dichiarato Giulio Giampieri, Presidente del Gruppo Culligan in Italia. “Quello della gestione dell’acqua è oggi un settore strategico per tutte le principali economie mondiali e l’Italia non è da meno. La nostra esperienza, unita alla gestione totalmente integrata della filiera, ci pone in una posizione di vantaggio rispetto ai principali competitor”.