Oltre 2 miliardi di caffè bevuti ogni anno al distributore automatico in bicchieri monouso, una quantità che corrisponde a circa 30mila tonnellate di rifiuti plastici, di cui solo una piccola parte viene riciclata. Rispetto a questi dati, l’Europa lavora per introdurre norme che spingano verso l’uso di contenitori riutilizzabili.
Questi, però, presentano altre problematiche: nei contesti del fuori casa sono poco pratici e, soprattutto, poco igienici, date le difficoltà oggettive di provvedere al lavaggio e alla sanificazione quando si è al lavoro, a scuola o in palestra.
Per risolvere il problema alla radice, l’azienda Lamec Cablaggi di Treviso, attraverso la sua divisione start up Nowastec, ha lanciato Cuppy Clean: un brevetto italiano (presto mondiale) per lavare, sanificare, asciugare e preriscaldare tazzine da caffè in ceramica, il tutto grazie a una singola macchina.
Cuppy Clean è, infatti, una macchinetta dotata di ruote – e quindi facilmente trasportabile – con un serbatoio d’acqua di 5 litri, sufficienti per circa 200 lavaggi. Il sistema automatico innovativo permette di lavare e sanificare le tazzine in ceramica in 20 secondi con un getto di vapore a 135 gradi centigradi, eliminando il disagio del lavaggio in luoghi non idonei. All’interno è presente anche un detergente sanificante che contribuisce all’igienizzazione.
Ciò significa che chi si reca alla macchina del caffè o al distributore automatico può utilizzare la propria tazza in ceramica nelle migliori condizioni igieniche, potendola lavare e sanificare sia prima che dopo l’utilizzo. Il passaggio in macchina della tazza prima del suo utilizzo, permette anche di preriscaldarla per avere un risultato pari a quello del bar.
Frutto di tre anni di ricerca e sviluppo e 1,5 milioni di Euro di investimento, Cuppy Clean è stata presentata in occasione dell’ultima edizione di HOST.