Il progetto “Da Chicco a Chicco” di Nespresso continua a crescere, offrendo supporto a chi ne ha bisogno in Italia, grazie a un’iniziativa unica che unisce la sostenibilità ambientale e l’aiuto sociale. Nel 2024, l’iniziativa raggiunge traguardi significativi, con oltre 100.000 chili di riso destinati a persone in difficoltà, donato da Nespresso al Banco Alimentare e alla Fondazione Progetto Arca.
Dal 2011, Nespresso ha avviato il programma “Da Chicco a Chicco” per favorire il riciclo delle capsule di caffè in alluminio, un materiale che spesso non può essere smaltito correttamente. L’iniziativa permette di recuperare non solo l’alluminio, ma anche il caffè esausto, che viene trasformato in compost per fertilizzare i terreni agricoli, specialmente le risaie italiane. I chicchi di riso che nascono da questo processo vengono poi acquistati da Nespresso e distribuiti a chi ne ha bisogno, in collaborazione con il Banco Alimentare. Nel 2024, il progetto si arricchisce della collaborazione con Fondazione Progetto Arca, un’organizzazione che supporta chi vive in strada, portando un aiuto concreto attraverso il servizio delle “Cucine mobili”. Grazie a questa collaborazione, il riso prodotto dal caffè esausto raggiunge anche le persone senza fissa dimora nelle città di Milano, Roma, Torino e Bari. Le Cucine mobili distribuiranno piatti caldi a oltre 60.000 persone, contribuendo non solo con un pasto nutriente, ma anche con un’opportunità di relazione e reintegrazione sociale.
I numeri del successo: oltre 6 milioni di piatti donati
In 13 anni, il progetto “Da Chicco a Chicco” ha avuto un impatto significativo: oltre 6.600 quintali di riso sono stati donati, equivalenti a più di 7 milioni di piatti caldi distribuiti alle persone bisognose. Nel 2024, l’impegno si estende su un territorio ancora più ampio, con circa 470 quintali di riso distribuiti in Lombardia, 224 quintali nel Lazio, 90 quintali in Piemonte e 110 quintali in Puglia. Per la prima volta, l’Emilia-Romagna contribuisce con 100 quintali di riso, supportando 200 organizzazioni benefiche locali.
Il progetto è un esempio concreto di economia circolare, in cui il riciclo delle capsule di caffè diventa una risorsa per la comunità. Ogni anno, Nespresso raccoglie le capsule di caffè utilizzate tramite oltre 200 punti di raccolta sparsi in tutta Italia, in collaborazione con CIAL, Utilitalia e CIC. Dopo il recupero, l’alluminio viene fuso per creare nuovi oggetti, mentre il caffè esausto viene trasformato in compost per i campi di riso. Questo ciclo virtuoso ha permesso, nel primo semestre del 2024, di riciclare oltre 600 tonnellate di caffè e 55 tonnellate di alluminio.
Silvia Totaro, Responsabile Sostenibilità di Nespresso, ha dichiarato che questo programma è un esempio perfetto di come la collaborazione tra aziende e organizzazioni no-profit possa generare un impatto positivo e duraturo sulla società e sull’ambiente.
Per chi desidera contribuire a questa iniziativa di solidarietà e sostenibilità, è possibile portare le capsule di caffè esauste presso i punti di raccolta Nespresso, che sono presenti in più di 100 città italiane. Ogni piccolo gesto aiuta a far crescere un progetto che ha già migliorato la vita di centinaia di migliaia di persone. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale di Nespresso.