Il 28 febbraio scorso, il Decreto FER X Transitorio è entrato ufficialmente in vigore, offrendo un’importante opportunità per le aziende interessate a investire nelle energie rinnovabili (fotovoltaico, eolico, biomassa, geotermico, idroelettrico, e così via), con un focus particolare sul fotovoltaico.
Si tratta di un provvedimento normativo introdotto in Italia con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili attraverso il supporto a progetti che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali stabiliti a livello europeo e nazionale.
Il Decreto è stato creato per agevolare la transizione verso un sistema energetico più sostenibile, in linea con la “Strategia Energetica Nazionale” (SEN) e il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Con una dotazione complessiva di 10 GW destinati a impianti fotovoltaici, il decreto è valido fino al 31 dicembre 2025, o fino a esaurimento dei fondi.
Il sistema di incentivi del Decreto FER X si basa su un modello di tariffa incentivante sull’energia prodotta. Gli incentivi sono suddivisi in due categorie principali:
-
Impianti fino a 1 MW: Le aziende che installano impianti fotovoltaici di potenza inferiore a 1 MW possono accedere direttamente agli incentivi, purché rispettino i criteri di sostenibilità ambientale, secondo il principio Do No Significant Harm (DNSH).
-
Impianti superiori a 1 MW: Per gli impianti di maggiore potenza, le aziende devono partecipare a aste competitive gestite dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Gli incentivi sono assegnati attraverso bandi pubblici, con un prezzo di base di 95 €/MWh per i fotovoltaici.
In aggiunta ai premi base, il Decreto FER X prevede bonus aggiuntivi per particolari caratteristiche degli impianti fotovoltaici:
+27 €/MWh per impianti che sostituiscono amianto o eternit
+5 €/MWh per impianti installati su specchi d’acqua
+4 €/MWh per impianti nel Centro Italia
+10 €/MWh per impianti nel Nord Italia
Un aspetto importante del Decreto FER X è la scadenza per l’entrata in esercizio degli impianti selezionati: 21 mesi dalla pubblicazione delle graduatorie. Il mancato rispetto delle tempistiche comporta una penalizzazione economica sulla tariffa incentivante.
In caso di ritardi superiori ai 15 mesi, l’accesso agli incentivi potrebbe essere revocato.
L’accesso al Decreto FER X transitorio avviene tramite un meccanismo di asta competitiva. Le imprese, le aziende e i soggetti interessati devono partecipare a bandi di gara per aggiudicarsi gli incentivi previsti per i loro progetti di energie rinnovabili.
Per le imprese, il Decreto FER X transitorio offre numerosi vantaggi, tra cui:
-
Incentivi economici: I vincitori delle aste ricevono incentivi economici sotto forma di tariffe incentivanti o certificati verdi, che garantiscono una remunerazione per l’energia prodotta da fonti rinnovabili.
-
Stabilità a lungo termine: Poiché gli incentivi sono garantiti per un periodo di tempo (generalmente 20 anni), le imprese possono pianificare i loro investimenti a lungo termine con maggiore certezza, sapendo che l’energia prodotta avrà un ritorno economico stabile.
-
Sostenibilità e immagine aziendale: Partecipare e vincere un bando FER permette alle imprese di migliorare la propria reputazione e l’immagine aziendale, mostrando un impegno concreto verso la sostenibilità e la transizione energetica. Inoltre, le imprese che adottano tecnologie verdi possono accedere più facilmente a incentivi e sgravi fiscali.
-
Riduzione dei costi energetici: Le aziende che installano impianti di produzione di energia rinnovabile possono ridurre i propri costi energetici, sia utilizzando l’energia prodotta autonomamente, sia vendendo l’energia in eccesso sul mercato.
-
Contributo agli obiettivi climatici: Partecipando al Decreto FER X, le imprese contribuiscono agli obiettivi nazionali ed europei di riduzione delle emissioni di CO2 e all’incremento della quota di energie rinnovabili nel mix energetico. Questo può anche favorire un accesso preferenziale a finanziamenti e sovvenzioni green.