24-11-2014 – Il brevetto è italiano e nasce dall’idea di due trevigiani ma è molto probabile che sarà realizzato grazie agli americani visto l’interessamento che ha subito suscitato.
Si tratta di un minibar da strada, denominato Coffee Bike, un carretto di quelli che si attaccano alle biciclette, su cui è appoggiata una macchina per il caffè in cialde in miniatura, realizzata su misura per erogare un “espresso al volo”.
I ridotti costi di impianto e il presunto volume di affari realizzabile rendono il progetto abbordabile anche per un giovane che intenda avviare un’attività similare ma non può permettersi di aprire un bar tradizionale. Secondo i calcoli, il costo dell’impianto è di 5-6 mila euro e non prevede spese di affitto, personale, ecc. Se un caffè viene venduto a 2 euro, per duecento caffè al giorno, per un mese, l’incasso è 12 mila euro. Ciò significa che in brevissimo tempo ci si ripaga dell’investimento.
La Coffee Bike si presenta come un carrettino attaccato ad una bici, ha un peso di 50 chili, consuma poco e non inquina ed è stata già sperimentata a Treviso in qualche occasione particolare.
Ma, come spiegano i due ideatori, Lorenzo Giacomin e Samuele Zavan, in Italia c’è troppa burocrazia da superare, carte da firmare, licenze, documenti. In America è molto più semplice ed è per questo che la Coffee Bike molto probabilmente diventerà un business d’oltreoceano.