19-08-2013 – Questa volta hanno colpito nel Viterbese e sono stati arrestati ad Assisi, i due rumeni autori di furti mirati in particolar modo alle lavanderie automatiche e realizzati con un espediente tecnologicamente avanzato.
Non è la prima volta che se ne sente parlare e già a febbraio scorso e, prima ancora, a settembre del 2012, la tecnologia era stata messa in atto per realizzare furti “senza” scasso ai danni di lavanderie automatiche. Gli autori, sempre due rumeni, erano stati arrestati in entrambe le occasioni. Presupponendo che si tratti delle stesse persone, a meno che non vi sia un gruppo specializzato in questa particolare tecnica, probabilmente una volta scontato qualche mese di carcere, essi riprendevano regolarmente la loro attività.
Ma in cosa consiste la particolare tecnica messa a punto dagli autori dei furti? Si tratta di un rudimentale telecomando, occultato in un banale pacchetto di sigarette, alimentato da una batteria da 9 volt e dotato di un pulsante collegato ad altre 3 batterie. Il rudimentale apparecchio riusciva a far fuoriuscire le monete contenute nei distributori senza che, in apparenza, vi fossero tracce del furto.
Inutile dire che i due sono stati arrestati e che, con ogni probabilità, tra qualche mese torneranno alla carica.