02-10-2015 – Era un progetto di Michele Ferrero che lo aveva approvato nel 2013 senza poterne vedere la realizzazione e che è stato appena inaugurato da suo figlio Giovanni in presenza dell’ambasciatore italiano a Pechino, Ettore Sequi.
Il nuovo stabilimento Ferrero in Cina – il 21° per l’azienda italiana leader nel mondo – ha richiesto un investimento di 300 milioni di dollari ed è sorto a Hangzhou, divenuto ormai un polo industriale di riferimento per quanti vogliono avviare produzioni in Cina. L’impianto darà lavoro a 300 addetti ed è destinato alla produzione non solo di Nutella, ma di tutti i prodotti dolciari Ferrero, primo fra tutti il Kinder Joy, da noi noto come Kinder Merendero.
La scelta di aprire in Cina rientra nella strategia aziendale di avere impianti vicini ai luoghi di commercializzazione (in Cina Ferrero copre il 24% del mercato a fronte del 18% occupato in Europa) e di sfidare sul campo i competitor Mondelez e Mars che hanno già i loro stabilimenti in Cina.
Dopo la morte di Michele Ferrero, l’azienda di Alba ha intrapreso un percorso di sviluppo ancora più intenso, se possibile, fatto non solo di crescita organica ma lanciato anche verso acquisizioni, che ne accelerano l’andamento, come si è visto col recente lancio di un’Opa sulla britannica Thorntons.