In occasione del suo ventennale, Fondazione Lavazza dona alla città di Torino 500 piante che, insieme a Rete Clima, sono state messe a dimora nell’area del Parco Stura Sud. L’intento è promuovere la rinascita del paesaggio naturale con lo sviluppo di foreste urbane e periurbane, creando nuovi spazi verdi in grado di ricucire lo strappo tra centro e periferia.
Con l’obiettivo di contribuire alla rinascita del paesaggio naturale, tutelare la biodiversità e fornire nuovi servizi ecosistemici, Fondazione Lavazza festeggia i suoi 20 anni di attività mettendo a dimora 500 piante tra alberi e arbusti nell’area del Parco Stura Sud a Torino insieme a Rete Clima, ente non profit che da oltre 10 anni realizza progetti ESG per le aziende, con una particolare attenzione ai progetti di forestazione e di decarbonizzazione.
L’intera area del Parco Stura, che sorge lungo le sponde del torrente Stura di Lanzo, è stata negli ultimi anni oggetto di importanti operazioni di bonifica e riqualificazione che hanno portato alla creazione di due distinte aree: il Parco Stura Sud (sul versante sud del fiume) e il Parco Stura Nord (sul versante nord). In particolare, il Parco Stura Sud può rappresentare, nel tessuto urbano di Torino, una vera e propria oasi verde, punto di incontro tra natura e città.
La Fondazione Lavazza con la sua vasta presenza internazionale si prende cura di tutte le comunità in cui opera, con particolare attenzione al territorio in cui queste vivono:
In questa occasione per l’evento oltre 100 persone, tra dipendenti e collaboratori del Gruppo Lavazza, hanno preso parte all’iniziativa mettendo a dimora diverse piante, tra alberi e arbusti, autoctone tra cui Acero, Pioppo, Frassino, Ontano, Ciliegio selvatico, Farnia, Nocciolo, Frangola, Corniolo, Sanguinello, Viburno, Ligustro.
Grazie all’operazione di forestazione, Fondazione Lavazza e Rete Clima contribuiscono a ricucire lo strappo tra centro e periferia, donando nuovo verde a tutta la cittadinanza.