13-11-2017 – Mentre alcuni quotidiani danno grande risalto all’incremento degli episodi di furti nelle scuole – 60 in un anno solo in una zona di Milano – attribuendone la responsabilità a gruppi di sbandati che approfittano dell’assenza di misure di sicurezza negli edifici, una sentenza della Cassazione alleggerisce questo tipo di reato, considerandolo in buona sostanza un furto “minore”.
Il Sole 24 Ore riferisce, infatti, dell’ultimo grado di giudizio espresso in riferimento ad un furto verificatosi al distributore automatico di una scuola (28 euro), il cui autore era stato individuato e sottoposto a giudizio. I giudici dei gradi precedenti avevano chiesto una condanna pari a quella che si sarebbe inflitta nel caso di furto in abitazione privata. Secondo questi magistrati infatti l’articolo 624 bis, che riguarda appunto i furti nelle abitazioni private, andava considerato come aggravante dell’atto compiuto nella scuola, tale da inasprire la condanna nei confronti dell’autore.
La V Sezione della Corte di Cassazione, invece, ha ritenuto che tale articolo non potesse essere applicato al caso, poiché il distributore automatico, oggetto del furto, si trovava nel corridoio della scuola, che non è un luogo privato dal momento che non garantisce l’intimità e la riservatezza propria delle abitazioni. Il furto in una scuola quindi non può essere equiparato al furto in abitazione. Di conseguenza le condanne per gli autori – se ci saranno – difficilmente convinceranno gli habitué dei furti ai distributori automatici a non riprovarci.