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Gare d’appalto: l’ANAC ammette la revisione dei prezzi in diminuzione

Nel contesto delle gare d’appalto, le modifiche dei prezzi non riguardano solo l’aumento, ma possono anche comportare una revisione in diminuzione.
È quanto stabilito dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) nel parere consultivo n. 4 del 12 febbraio 2025, che ha suscitato attenzione tra gli enti pubblici e gli operatori del settore. In base alla normativa vigente, le stazioni appaltanti sono autorizzate a rivedere i prezzi contrattuali anche in caso di diminuzione, se tale aggiornamento risulta giustificato da un’analisi dei prezzari aggiornati.

Il parere emesso dall’ANAC ha chiarito che la revisione dei prezzi, che viene normalmente applicata nelle gare d’appalto, può anche comportare una riduzione dei costi, a favore delle amministrazioni pubbliche. Questo avviene quando, a seguito di un aggiornamento dei prezzari, i nuovi prezzi risultano inferiori rispetto a quelli stabiliti inizialmente. L’Autorità ha affermato che, in alcuni casi, l’adeguamento dei prezzi contrattuali può derivare dal controllo della contabilità finale dell’appalto, qualora i nuovi prezzi siano inferiori a quelli stabiliti nel contratto originario.

Il caso che ha portato all’intervento dell’ANAC riguarda una richiesta di parere da parte di un importante capoluogo del nord Italia, che chiedeva chiarimenti sulla possibilità di rivedere i prezzi dell’appalto a seguito di mutamenti nelle condizioni economiche generali. In particolare, si trattava di un’eventuale revisione al ribasso, che sarebbe risultata vantaggiosa per l’amministrazione pubblica, senza necessità di modificare le pattuizioni originarie o i prezzi contrattuali.

In base alla normativa attualmente in vigore, tra cui l’articolo 26 del decreto-legge n. 50/2022, il meccanismo di adeguamento dei prezzi è obbligatorio quando ricorrono le specifiche condizioni previste dalla legge. Sebbene l’adeguamento straordinario dei prezzi, previsto dal decreto-legge, possa comportare aumenti, la revisione al ribasso è ugualmente consentita, se i prezzari aggiornati mostrano prezzi più bassi rispetto a quelli originariamente contrattati. Questo chiarimento dell’ANAC ha stabilito che l’adeguamento dei prezzi debba essere effettuato secondo le modalità previste dalla legge.

La possibilità di rivedere i prezzi in diminuzione avrà importanti implicazioni per le future gare d’appalto, in particolare per quelle pubbliche. Le amministrazioni pubbliche potranno, infatti, applicare adeguamenti dei costi che, invece di gravare sul bilancio pubblico, potrebbero alleggerirlo, rispondendo così a una necessità di gestione più efficiente delle risorse economiche. Inoltre, questa revisione potrebbe influenzare la trasparenza delle procedure di aggiudicazione degli appalti, garantendo che i prezzi siano sempre aggiornati alle reali condizioni di mercato.

Qui il parere N.4 del 12/02/2025 dell’ANAC

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