Il prossimo 3 luglio la Nippon Ginkō, la banca centrale del Giappone, metterà in circolazione nuove banconote da 10.000, 5.000 e 1.000 yen (rispettivamente circa 59, 29 e 6 euro), operazione che compie periodicamente per scoraggiare i tentativi di falsificazione. Ogni volta, però, ciò comporta disagi per il mercato. Nel 2004, per esempio, l’emissione di 10 miliardi di nuove banconote costò centinaia di milioni di dollari, un costo che colpì anche il settore della Distribuzione Automatica, in Giappone molto fiorente.
Anche questa volta, sarà necessario aggiornare i sistemi di pagamento, adeguandoli alle nuove banconote e questo comporterà sostituzioni con nuovi lettori o modifiche di quelli esistenti, che impegneranno risorse economiche e di personale.
Bisogna, però, dire che le tecniche per rendere meno contraffabili le nuove banconote sono davvero avanzate e questo tutelerà anche gli stessi gestori di vending machine dal rischio di ritrovare banconote false nei loro incassi.
Bisogna dire che, oltre che tecnicamente raffinate, le nuove banconote sono anche molto belle e rappresentano un omaggio al mondo della cultura e alla scienza del Giappone.