Le vendite on-line di beni di consumo e durevoli non sono il motore trainante solo del commercio, ma anche del mercato dell’imballaggio. Il settore, secondo il report di Smithers Pira cresce nel mondo ad un tasso medio annuo del 3,5% e prevede che nel 2020 raggiungerà quasi i 1000 miliardi di dollari. In Italia, i dati 2018 presentati in occasione dell’Economic Packaging Conference dello scorso anno indicano un mercato che ha raggiunto i 33,4 miliardi di euro con un incremento del 2,6% rispetto al 2017.
I dati previsionali di chiusura per il 2019 presentati in quella occasione prevedevano una stabilità per il 2019, un +1,4% per il 2020 e un +1,9% per il biennio 2021/2022, fotografando un settore vivace e solido, legato all’andamento dell’attività manifatturiera e ai nuovi stili di vita, di acquisto e di consumo, soprattutto per quanto riguarda il pack alimentare, che tende a privilegiare i piccoli formati, la produzione di imballi in cartone ondulato e l’utilizzo di materiale bioplastico.
Il caffè, come noto, è una delle referenze più vendute attraverso le piattaforme online e sono tantissime le torrefazioni e i rivenditori che hanno virato verso questo canale di vendita in maniera diretta o aprendo un negozio su piattaforme intermediarie, prima fra tutte Amazon.
Per questi motivi, risulta interessante sapere che il Gruppo TÜV SÜD, uno degli enti di certificazione più importanti al mondo, è ora membro della rete Amazon Packaging Support and Supplier (APASS). I tecnici di TÜV SÜD possono così eseguire valutazioni, prove e certificazioni di imballaggi utilizzati dai fornitori e intermediari del network in accordo agli standard internazionali applicabili, affinché le vendite on line siano, oltre che convenienti, anche sicure, affidabili e sostenibili.
I test sugli imballaggi vengono eseguiti in laboratori di prova TÜV SÜD accreditati a Shanghai, in Vietnam, Singapore e in Italia e riguardano la resistenza alle vibrazioni, agli shock meccanici, alla compressione, all’inclinazione e alla caduta, ma anche rispetto agli impatti ambientali, comprese le variazioni di umidità e temperatura. Ulteriori prove riguardano la simulazione di carichi e sollecitazioni che si possono avere durante il trasporto e la biodegradabilità dei materiali di imballo.
L’analisi dei risultati dei test fornisce parametri utili nel caso essi non siano soddisfacenti, permettendo ai tecnici di lavorare sulle migliorie necessarie per rendere gli imballi efficienti nello svolgere la loro funzione protettiva.
“Oggi il laboratorio TÜV Italia – afferma Christian Mondino, Vibration Service Line Manager di TÜV Italia– grazie alla certificazione ISTA, consente alle aziende produttrici di ogni sorta di prodotti, da quelli di consumo ai cosmetici, ai farmaci fino ai dispositivi medici, di poter effettuare prove di fragilità e trasportabilità certificate e riconosciute a livello internazionale”.