23-05-2017 – Secondo una recente ricerca di mercato condotta da Mintel, in India il consumo di cioccolato è aumentato del 50% rispetto al 2011, anno in cui il consumo di prodotti a base di cacao era stimato intorno alle 152mila tonnellate.
Oggi Mintel, invece, parla di circa 228mila tonnellate di barrette, e si stima che entro il 2020 ci sarà un aumento delle vendite del 160% rispetto al 2015.
La crescita, quindi, non sembra affatto arrestarsi in un momento storico in cui, nel resto del mondo, le scelte in fatto di consumi alimentari sembrano andare completamente in un’altra direzione. Di fatto, in paesi come la Cina, il Brasile e la Russia i consumi sono piuttosto diminuiti.
La ricerca ha anche spiegato il perché: gli indiani credono che il cioccolato sia un alimento benefico e salutare, a prescindere dalla quantità (e dalla qualità). Due indiani su cinque, infatti, pensano che i dolci e gli snack al cioccolato siano prodotti sani, e uno su tre si dichiara convinto che questi siano una importante fonte energetica.
Inoltre, gli snack al cioccolato vengono utilizzati come spuntino spezza fame tra un pasto e l’altro; in realtà la quantità di zuccheri contenuta in questi prodotti non li rende certo degli alimenti sani da consumare quotidianamente.
Il motivo di queste convinzioni nasce, probabilmente, da campagne di comunicazione molto invasive realizzate dalle industrie produttrici e rivolte soprattutto agli adulti. Si aggiunge a questo anche il fatto che il costo del cioccolato è davvero basso: una barretta dei prodotti più diffusi a marchio Mondelēz e Nestlé costa in media 5 rupie, ovvero 7 centesimi.
Riusciranno gli indiani, nonostante le strategie di marketing e gli interessi delle industrie, a diventare consumatori più consapevoli?