27-02-2014 – È ormai guerra aperta tra le grandi aziende del comparto alimentare e lo zucchero, spesso demonizzato come causa di tutte le malattie.
In realtà, come come spiega Andrea Ghiselli, nutrizionista e dirigente del Consiglio ministeriale per la ricerca sull’alimentazione, sono cambiati gli stili di vita e l’alimentazione deve adeguarsi.
Siamo più sedentari che in passato e trascorriamo la maggior parte della giornata seduti dietro ad una scrivania. Pertanto, il fabbisogno di calorie è diminuito e gli alimenti che ingeriamo devono adeguarsi a questa nuova esigenza.
Le grandi aziende dell’alimentare lavorano già da qualche anno per ottimizzare la quantità di zucchero – ma anche di grassi e sale – riducendone la quantità nei loro prodotti e riformulandone la ricetta. Così ha fatto Barilla per 111 referenze, Unilever si è impegnata a ridurre del 25% lo zucchero presente nelle sue bevande a base di the, mentre Nestlè afferma di aver già ridotto del 30% lo zucchero presente nei suoi snack.
Non meno importante l’impegno assunto dalle 130 aziende associate a Aidepi che si sono date precisi parametri a cui attenersi nella formulazione dei loro prodotti, oltre che aver investito 30 milioni per apportarvi migliorie da un punto di vista nutrizionale.