Gli snack e i piatti spaziali fanno il loro ingresso nel vending

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Gli snack e i piatti spaziali fanno il loro ingresso nel vending
13-07-2018 – Da Paolo Nespoli a Luca Parmitano, fino a Samantha Cristoforetti, gli astronauti italiani hanno fatto scuola in fatto di cucina nello spazio, portando in orbita addirittura lasagne e tiramisù. Ben presto potrebbe accadere il contrario, i piatti spaziali, realizzati per gli austronauti, potrebbero essere venduti nei distributori automatici come qualsiasi tramezzino, pasto pronto o bevanda.
Il direttore Denis Lyskov di Glavkosmos, azienda del gruppo Roscosmos, Agenzia spaziale russa, e Konstantin Grigoriev, dello Space Food Lab, hanno siglato un accordo di cooperazione per attuare la vendita dei pasti spaziali sui mercati internazionali.
Ma non bisogna pensare solo a prodotti liofilizzati e barrette proteiche, perché i piatti spaziali possono essere anche molto gustosi e complessi, realizzati con l’obiettivo di essere equilibrati e sani ma anche saporiti, e soprattutto con la possibilità di essere preservati a lungo grazie al processo di conservazione sottovuoto dei pasti disidratati e sterilizzati.
Vediamo una domanda potenziale importante a livello internazionale sul fronte della nutrizione“, afferma Lyskov, e infatti Space Food Lab propone pasti confezionati in comodi pacchetti, con ingredienti naturali e senza coloranti e conservanti artificiali.
I piatti sono ideali per la distribuzione automatica, per chi vuole portare con sé un pasto completo che può consumare in qualsiasi situazione, ma anche per chi non ha voglia di mettersi ai fornelli ma ricerca un piatto equilibrato, adatto alla vita di tutti i giorni.

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