A seguito di un intervento di CONFIDA con il supporto di ConfCommercio il credito d’imposta per i canoni di locazione spetta anche ai titolari di negozi automatici H24.
In particolare, ai sensi dell’art. 28 del “Decreto Rilancio”, il credito d’imposta per i canoni di locazione spetta a tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, purché abbiano registrato ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro, nel periodo d’imposta precedente, e abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, in ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio, di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente.
Rispetto alla disciplina dettata dall’art. 65 del Decreto Cura Italia, il beneficio in parola viene ora riconosciuto indipendentemente dalla tipologia di attività svolta e dalla categoria catastale dell’immobile in cui viene svolta tale attività.
Pertanto, ove ricorrano le condizioni dettate dal citato art. 28, il beneficio spetta anche ai titolari di negozi automatici H24.
Per quanto riguarda il mese di marzo 2020, per il quale l’attività in questione era stata inizialmente esclusa dal beneficio, l’Agenzia delle Entrate, con gli ultimi chiarimenti forniti attraverso la Circolare n. 14, del 6 giugno u.s., ha chiarito che le imprese, che non hanno fruito del “Credito d’imposta per botteghe e negozi” in relazione al predetto mese, perché non erano soddisfatti tutti i requisiti di cui all’art. 65 del decreto Cura Italia, possono fruire del credito d’imposta di cui al citato art. 28, qualora rientrino nell’ambito oggettivo e soggettivo.