20-02-2017 – Nessuna novità positiva per i dipendenti della sede di Carpi (MO) del Gruppo Argenta, all’indomani dell’incontro che si è tenuto a Roma il 15 febbraio scorso, conclusosi con un nulla di fatto.
Come noto, a seguito dei recenti trasferimenti e licenziamenti operati dal Gruppo senza alcun preavviso, era scattata l’immediata reazione delle rappresentanze sindacali e delle istituzioni locali. L’intervento ha portato all’incontro di Roma che ha visto fronteggiarsi da una parte le ragioni addette dall’Azienda che giustificherebbero i trasferimenti e i licenziamenti operati e, dall’altra, la non accettazione delle stesse da parte delle OO.SS e delle rappresentanze sindacali aziendali.
L’incontro si è, pertanto, concluso con l’apertura dello stato d’agitazione in tutte le sedi nazionali comunicato ufficialmente al Gruppo Argenta dalla FISASCAT.
Contestualmente, la Federazione dei Sindacati ha pubblicato sul proprio portale un resoconto abbastanza dettagliato dell’incontro, in cui si riportano le motivazioni addotte dal Gruppo a sostegno di quanto deciso.
Tra essi leggiamo: un calo dei ricavi rispetto al 2015 pari a un delta negativo di 15 Milioni di euro; un calo dei consumi da parte dell’utente finale; a perdita della commessa Nespresso; la maxi sanzione dell’Antitrust; l’aumento del costo del lavoro.
La FISASCAT evidenzia, però, operazioni e investimenti che hanno interessato e stanno interessando il Gruppo che lascerebbero pensare ad una situazione diversa, come l’acquisizione della Somed nel territorio pugliese e quella di Tramezzino/Foodie’s, oltre a quella ancora in corso della CAMST Vending. Leggi qui il resoconto nella versione integrale.
In conclusione, nel comunicato si legge:
“Le OO.SS. nazionali non ritenendo accettabili le posizioni e le modalità di organizzazione del lavoro e relazioni sindacali espresse da Argenta, hanno ritenuto di procedere con la proclamazione dello stato di agitazione a livello nazionale, demandando ai territori l’avvio di iniziative conseguenti e una campagna di assemblee informative presso ogni sede ed esprimendo piena solidarietà e supporto ai lavoratori coinvolti.”