05-10-2016 – Con un aumento di capitale di circa 38 milioni di euro e il lancio di un bond di circa 20 milioni, il Gruppo Illy vuole rafforzare e far crescere nel mercato nazionale e internazionale le attività legate a the, cioccolato, vino e confetture. Obiettivo? Puntare oltre il business del caffè.
Per strutturarsi da questo punto di vista l’azienda, da sempre a conduzione familiare, continua a cedere le redini del proprio business nelle mani di manager esterni.
Dopo la nomina nel maggio scorso di Massimiliano Pogliani nel ruolo di AD di IllyCaffè, questa volta è il turno di Federico Marescotti nel ruolo di AD del Gruppo Illy, manager annoverato nelle conoscenze fidate del Presidente Riccardo Illy.
A proposito della sua delega Marescotti commenta: “É la mia prima esperienza alla guida di un’importante azienda familiare. La mia missione è quella di proseguire e rafforzare la crescita organica dell’azienda con nuove acquisizioni al di fuori del core business del caffè”.
E sull’aumento di capitale aggiunge: “Stiamo lavorando sul mercato internazionale per emettere un bond da 20-25 milioni con scadenza 18-20 anni che probabilmente riusciremo a lanciare a inizio 2017”.
Il rinnovo totale della governance va a definire il Gruppo Illy come modello di azienda da “controllo familiare” a “controllo manageriale“.
L’obiettivo del bond è certamente di rafforzare ed espandere le attività all’estero: Usa, Francia, Gran Bretagna e Paesi emergenti, ad esempio nell’aerea di Hong Kong.
Nello specifico: per Damman Frères (the) con l’apertura di una serie di boutique; per Agrimontana (confetture) e Domori (cioccolato) con l’espansione nella grande pasticceria in Francia e Svizzera.