Nestlè ha reso pubblici i risultati dell’esercizio 2023 che vede ricavi pari a 93 miliardi di franchi svizzeri (-1,5% rispetto all’anno precedente). Il calo sarebbe dovuto al l’impatto negativo dei cambi, che hanno pesato per il 7,8%, e a disinvestimenti netti dello 0,9%. L’utile netto è invece cresciuto del 20,9%, arrivando a 11,2 miliardi di franchi, grazie a un aumento dei prezzi del 7,5%, che ha bilanciato il calo nelle vendite, quest’ultimo influenzato dalla debole domanda dei consumatori, dai limiti di capacità e da una temporanea interruzione dell’offerta di vitamine, minerali e integratori nella seconda metà
NESPRESSO
La crescita organica è stata del 5,3%, con i cambi che hanno avuto un impatto negativo sulle vendite del 6,0%. Le vendite dichiarate di Nespresso sono diminuite dell’1,2% a 6,4 miliardi di franchi. Il principale contributore alla crescita è stato il sistema Vertuo; forte anche la crescita dei canali out of home, con l’ulteriore adozione del sistema Momento, in particolare nel segmento office. L’innovazione è continuata con il lancio di capsule di caffè compostabili per uso domestico e l’edizione limitata ultra-premium Nº 20, una varietà arabica unica. Nel 2023, Nespresso è stata riconosciuta come uno dei 100 marchi di maggior valore al mondo.1
L’azienda ha continuato a investire nell’implementazione del sistema Vertuo e nel marketing del marchio.
1 Fonte: classifica annuale Interbrand
Il piano Net Zero sulla buona strada
Nestlé ha ottenuto una riduzione netta del 13,5% delle sue emissioni di gas serra (GHG) rispetto al valore di riferimento del 2018, pur continuando il suo percorso di crescita nello stesso periodo. Avanzando verso Net Zero, l’azienda ha superato il picco di carbonio nel 2019 e ha disaccoppiato con successo la sua crescita dalle emissioni. Nestlé è sulla buona strada per raggiungere una riduzione del 20% delle emissioni di gas serra entro il 2025. Per la prima volta l’azienda garantisce trasparenza anche sulle riduzioni di gas specifici. Ad esempio, ha ottenuto una riduzione del 15,3% del metano rispetto al valore di riferimento del 2018. Questa riduzione significativa è stata possibile grazie all’attenzione di Nestlé sui prodotti lattiero-caseari, in quanto principale fonte di emissioni di metano.
L’azienda continua inoltre a ridurre le emissioni della propria catena del valore (Scope 3). Collabora con i suoi fornitori e gli agricoltori da cui si rifornisce per aiutarli ad affrontare le emissioni e a passare all’agricoltura rigenerativa. Alla fine dello scorso anno, il 15,2% delle materie prime di Nestlé proveniva da agricoltori che adottavano tali pratiche. L’ambizione dell’azienda è arrivare al 20% entro il 2025. Ha inoltre ridotto l’uso di combustibili fossili in settori quali l’imballaggio e la distribuzione dei prodotti.