26-05-2014 – Lo riporta un articolo apparso su Il Sole 24 Ore relativo al Festival della Storia che si tiene a Gorizia a fine maggio. Tracciando un’analisi delle abitudini alimentari del passato e di come esse siano cambiate in seguito a episodi della storia, l’articolo pone l’accento sul caffè, stabilendo che la battaglia di Caporetto è stata determinante nell’introdurre l’abitudine di bere caffè al mattino.
Di seguito lo stralcio dell’articolo che ne parla:
“Caporetto… e dopo fu caffé a colazione
Ma quando, all’indomani della sconfitta di Caporetto, l’esercito italiano si rischiera lungo il Piave, c’è bisogno che i fanti stiano ben all’erta per non far passare lo straniero. E quindi che bevano caffè. La circolare del novembre 1917 prevede che al mattino vengano distribuiti otto grammi di caffè e dieci di zucchero. Nel tempo le dosi saranno aumentate fino ad arrivare a venti grammi. I soldati, una volta tornati a casa, continueranno a bere caffè al mattino, determinando in tal modo un cambiamento definitivo della prima colazione di tutti gli italiani.
Anche i nemici fanno colazione col caffè. Nella dotazione personale di ogni soldato austroungarico è compresa una confezione di Kaffeeconserve – ovvero una sorta di caffè liofilizzato – che può essere sciolta in acqua sia calda, sia fredda, e che viene spesso usata per la prima colazione.”