Il desiderio di raccontare la sua storia e affrontare i ricordi legati alla madre e ai fratelli ha spinto Giuseppe Fiore a scrivere il libro autobiografico “Nato con la farina”.
Tra privazioni affettive, dissapori e successi imprenditoriali, il testo ricostruisce un albero genealogico fatto di lavoro, sacrifici e riconciliazione.
Giuseppe Fiore, nato il 19 dicembre 1949, ha costruito la sua vita attorno al lavoro, alla famiglia e alla passione per la tradizione culinaria pugliese. Figlio di una famiglia legata all’arte bianca, Giuseppe ha mosso i primi passi nel panificio dello zio Vincenzo, storico punto di riferimento a Corato. Crescendo tra profumi di farina e lievito, il giovane Fiore ha imparato presto a gestire la pizzeria di famiglia ad Andria, sviluppando doti imprenditoriali che lo avrebbero portato lontano.
Il tarallo pugliese, prodotto simbolo della regione, ha accompagnato Giuseppe sin dall’infanzia, diventando il fulcro del suo successo. Nel 1993 ha fondato Fiore di Puglia, a Corato, un’azienda che coniuga qualità artigianale e innovazione, conquistando i mercati italiani e internazionali.
Oltre al tarallo, Giuseppe Fiore ha investito nel settore della ristorazione, contribuendo al rilancio di due luoghi iconici a Trani: il ristorante Règia e il Gota. Questi progetti sono il simbolo della sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, radicandosi nel territorio con iniziative di valore.
Fiore non ha mai separato il successo imprenditoriale dalla solidarietà. Convinto che ogni traguardo debba generare ricadute positive sulla comunità, ha sempre sostenuto progetti di beneficenza, coinvolgendo anche la sua famiglia. In occasione del cinquantesimo anniversario di matrimonio con la moglie Cinzia, ad esempio, ha chiesto di devolvere i regali a scopi benefici.