Nell’epoca della digitalizzazione di ogni aspetto della vita umana, anche l’arte viene coinvolta in questo processo. È così che negli ultimi tempi si sono diffusi sempre di più gli NFT, Token non fungibili. Si tratta di una risorsa digitale abbinata alla proprietà di un oggetto fisico o digitale: una volta acquistati, gli NFT sono la prova digitale unica della proprietà di una determinata opera d’arte.
Cosa ha a che fare tutto questo con i distributori automatici?
L’idea nasce a New York, in una piccola vetrina di Manhattan dove campeggia la scritta NFT ATM. Neon, piattaforma di compravendita di articoli digitali da collezione, ha realizzato la prima vending machine NFT al mondo, in grado di vendere arte digitale.
All’interno della macchina è possibile trovare delle scatole, ognuna delle quali ha al suo interno un QR Code per l’NFT scelto, riscattabile sulla piattaforma Neon. Ogni scatola corrisponde a un’opera d’arte digitale.
In questo modo, anche chi non possiede conoscenze di informatica, cryptovalute o NFT potrà acquistare in modo semplice prodotti artistici digitali, sempre più diffusi fra gli appassionati collezionisti, ma sottovalutati in quanto “non tangibili”. E proprio attraverso i distributori automatici, Neon prova a rendere l’interazione con oggetti virtuali più concreta, impiegando anche una carta di credito o di debito per effettuare l’acquisto. In questo modo, comprare un’opera d’arte diventa davvero facile, basta avere a disposizione un budget fra i 5,99 e i 420,69 dollari. Una volta effettuato l’acquisto, basta scansionare il QR code all’interno della scatola per vedere l’opera d’arte su qualsiasi dispositivo come uno smartphone o un laptop.