Il Decreto Legge fiscale, che ha visto impegnati i nostri ministri in una seduta suppletiva anche per tutta la giornata di domenica scorsa, si è concluso in questa prima fase con lo slittamento di sugar e plastic tax al 1° luglio 2021 e non al 2022, come era stato da più parti richiesto. Si tratta di 6 mesi di rinvio, che rappresentano per le casse dello Stato la “rinuncia” a circa 400 milioni di euro, una cifra in questo contesto irrisoria.
La delusione delle associazioni di categoria e delle imprese della filiera è evidente, sebbene non si sia persa la speranza in una rimodulazione dei termini delle due accise o, in una visione ottimistica, nella loro cancellazione.
Assobibe, che rappresenta il comparto delle aziende che producono e distribuiscono bevande analcoliche, si dichiara preoccupata sull’effetto che nuove tasse sui consumi, in particolare la Sugar Tax, avrebbero sulla filiera dell’HORECA, già colpita duramente dalle limitazioni legate all’emergenza sanitaria in corso, come lockdown e coprifuoco.
Lo confermano i dati dei primi 8 mesi dell’anno: le bevande analcoliche hanno subito nel canale HORECA un calo del -34,9% a valore e del -33 % a volume, nonostante una significativa diminuzione dei prezzi al Litro dell’-1,8%.
La risalita attesa nel 2021 non riuscirà a compensare le perdite dell’anno in corso.
Giangiacomo Pierini, Presidente ASSOBIBE, nel suo intervento all’International HORECA Meeting ha dichiarato:
“In un momento drammatico per il Paese è necessario rafforzare il dialogo tra imprese e Governo, per evitare ulteriori crolli dei consumi e danni a una filiera in difficoltà, con gravi ripercussioni sui posti di lavoro. Il Viceministro Misiani, al quale avevamo chiesto di sospendere le nuove tasse per almeno tutto il 2021, ci ha confermato la volontà del Governo di mantenere le imposte ma anche di aprire un tavolo di confronto con le imprese per cambiare la sugar tax. Siamo sicuri che non farà un passo indietro.”
Intanto Luca Busi, AD di Sibeg (The Coca-Cola Company in Sicilia) ha espresso tutto il suo disappunto in un intervento all’ANSA, dove dichiara che sebbene rinviate, plastic e sugar tax “pesano come macigni sulle nostre teste e sui nostri 151 lavoratori a rischio”.
Si ricorderà che già ad aprile scorso, in piena pandemia, Luca Busi aveva chiesto al governo Conte di abolire le due tasse, una richiesta rinnovata ora di fronte alla seconda ondata dell’epidemia che stiamo vivendo in questi giorni: “Chiediamo ancora una volta al premier Conte di ascoltare i nostri appelli e di sospendere le tasse almeno per tutto il 2021, lasciando alle aziende un po’ di ossigeno per respirare. Siamo scoraggiati perché mai avremmo pensato, in un momento delicato come questo, di ricevere una notizia che nel giro di pochi mesi vedrà: calo del fatturato, rimodulazione dell’organico, aumento fisiologico del costo dei prodotti e un cambiamento drastico dell’assetto delle nostre imprese“.(fonte ANSA)