Il settore della panificazione è in forte crisi a Venezia, dove fino a una cinquantina di anni fa le rivendite erano un centinaio, oggi ridotte a 25. Una crisi dovuta alla concorrenza di supermercati e ipermercati ed acuita dalla difficoltà a reperire personale, sia per carenza di organico specializzato, che per i costi da sostenere per spostarsi verso la città lagunare, che disincentiva ad accettare un lavoro, che si svolge prevalentemente di notte.

A lanciare l’allarme è stato Paolo Stefani Presidente dei panificatori Venezia; a rispondere l’assessore alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga, il quale ha annunciato una novità che potrebbe aiutare la categoria, ovvero la possibilità di installare nei panifici un distributore automatico di bevande calde, da abbinare ai prodotti da forno per la colazione.

Si tratta per il momento di un’ipotesi che, però, ha già scatenato la reazione dei bar veneziani, che non intendono entrare in concorrenza con i forni.
La risposta del presidente dei panificatori non si è fatta attendere: si tratta di un timore infondato dal momento che nella città di Venezia ci sono solo 18 forni contro un migliaio di bar e poi – spiega – l’ipotesi è soprattutto un espediente per accendere un faro sulla costante diminuzione a Venezia delle attività artigianali.
Chi la spunterà?