27-03-2014 – La notizia ha avuto grande eco e forse sorpreso chi considera “nemici sul campo” i due indiscutibili leader del comparto caffè: Illy e Lavazza.
Le due Aziende dimostrano, invece, che le logiche del mercato possono essere tranquillamente superate laddove vi siano interessi comuni e condivisione di progetti che abbiano l’obiettivo di portare vantaggi all’intero settore.
Su queste premesse si basa il progetto scientifico di ricerca sul genoma del Caffè Arabica, condiviso da Illy e Lavazza e condotto dalle Università di Trieste e Padova e dall’Istituto di Genomica Applicata di Udine.
Si tratta di uno studio totalmente italiano che ha permesso di decodificare il DNA della Coffea Arabica e rendere i risultati applicabili in campo agronomico, affinché si giunga ad un progressivo miglioramento delle coltivazioni e, di conseguenza, delle produzioni.
I risultati della ricerca potranno, ad esempio, portare ad individuare i geni che contribuiscono a rendere le piante più resistenti alle malattie e, dunque, a combattere le infezioni che rovinano le coltivazioni (vedi la ruggine delle piante) o ancora a renderle maggiormente adattabili alle condizioni climatiche o alle caratteristiche dei terreni.
Leggere la pianta del caffè, interpretarne i geni e agire su di essi porterà ad innegabili benefìci per l’intero settore, come hanno sottolineato Andrea Illy, AD e presidente di Illycaffè, e Giuseppe Lavazza, vicepresidente di Lavazza, che hanno presentato insieme i risultati di questo ambizioso e interessante lavoro.
Su Repubblica TV un’interessante intervista con i due protagonisti