26-04-2017 – La questione riguarda il Comune di Perugia e la RistoroH24, società che gestisce un centinaio di distributori automatici nelle varie sedi del Comune, a seguito dell’aggiudicazione della gara tenutasi nel 2013.
In realtà, il servizio di ristoro a mezzo distributori automatici era stato fino ad allora affidato in maniera diretta, senza indizione di pubblica gara. Nel 2013, venne bandito regolare appalto vinto, non senza qualche polemica, dalla RistoroH24 in base ad un’offerta economica ritenuta migliore rispetto a quella presentata dagli altri concorrenti.
A distanza di 4 anni, il servizio svolto dalla società di gestione aggiudicataria è stato messo in discussione proprio per la discrepanza tra i prezzi indicati nell’offerta e quelli realmente praticati, tutti superiori di almeno 5 centesimi. Inoltre, alcune referenze “promesse” nella proposta, quali prodotti per celiaci, dietetici ed equo solidali, pare non si siano mai visti nelle spirali delle vending machine. Infine, la configurazione delle macchine è sempre la stessa mentre, secondo offerta, avrebbe dovuto essere aggiornata mensilmente.
Nella questione è intervenuta la Procura di Perugia, la quale non solo accusa la società di gestione di aver praticato prezzi diversi da quelli indicati nell’offerta economica ma, riprendendo in mano la documentazione che portò all’assegnazione dell’appalto, ha rilevato delle irregolarità.
Per tutti questi motivi, è partita un’indagine per frode continuata in concorso nella pubblica fornitura.