30-11-2016 – Pubblicato sul sito aziendale il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 del Gruppo IVS che evidenzia la continua crescita dei risultati con un fatturato consolidato nei primi nove mesi del 2016 che ammonta a 269,7 milioni di euro (dei quali 248,3 derivanti dall’attività caratteristica del vending), con un incremento del 4,8% rispetto al 30 settembre 2015.
I ricavi aumentano del 4,3% circa sul mercato italiano, del 5,7% su quello spagnolo, del 6,1% su quello francese e calano del 11,8% in Svizzera.
L’aumento dei ricavi del vending deriva dal consolidamento delle acquisizioni realizzate nel corso del 2015, supportato anche dall’incremento del prezzo medio delle erogazioni, salito dello 0,6% circa, a 46,44 centesimi di Euro.
Nel settore OCS, IVS sta sviluppando l’attività di vendite on-line tramite la partecipata al 50% (pertanto non consolidata integralmente, ma a patrimonio netto) Cialdamia Srl e la sua controllata francese MB Web S.a.s., che hanno realizzato nel periodo vendite pari a circa 3 milioni di euro (valore non ancora significativo a settembre 2015).
In ottobre 2016 la controllata IVS Italia ha comunicato di aver siglato un importante accordo con Nespresso Italiana relativo alla concessione in esclusiva, in diverse delle principali regioni italiane, per la distribuzione delle Linea Professional delle capsule di caffè Nespressotm. Si ritiene che tale accordo, che ha durata triennale, sino a fine 2019, possa determinare significativo aumento delle vendite nel settore OCS.
Il numero di erogazioni complessivo nei primi nove mesi del 2016 è stato pari a 535 milioni, +3,9% rispetto al corrispondente periodo 2015.
Continua la crescita dell’utilizzo dell’applicazione CoffecApp, sviluppata tramite la controllata Venpay, per gli acquisti attraverso telefono mobile, che ha visto un incremento degli utenti registrati del 740% e delle vendite del 902% rispetto a dicembre 2015.
Il tasso di acquisizione di nuovi clienti, al netto delle acquisizioni, continua ad essere ben superiore al churn rate (clienti persi), con un forte miglioramento nel terzo trimestre, segno dell’efficacia delle politiche commerciali e degli investimenti realizzati in nuovi modelli di distributori.
Durante i primi nove mesi del 2016 sono state perfezionate 16 nuove acquisizioni di rami d’azienda in Italia e Francia, per un Enterprise Value di circa 9 milioni di euro, con effetto sul fatturato del periodo, calcolato dalla data dell’acquisizione, di circa 5,2 milioni di euro.
In aumento del 3,2%, l’EBITDA Adjusted consolidato nei primi nove mesi del 2016, salito da circa 60,1 milioni di euro a 62,0 milioni.
L’Utile netto di gruppo nei primi nove mesi è pari a circa 11,9 milioni di euro (dopo utili di terzi per 1,3 milioni di euro, principalmente relativi alla divisione CoinService), rispetto a un utile di 12,6 milioni del periodo corrispondente.
La Posizione finanziaria netta, negativa per Euro 229,2 milioni, da Euro -230,8 milioni al 31 dicembre 2015, dopo pagamenti nei nove mesi per investimenti tecnici netti e acquisizioni pari complessivamente a Euro 40,1 milioni.
Con riferimento alle decisioni del giugno 2016 dalla AGCM (autorità italiana antitrust) nei confronti dei principali operatori italiani del settore vending, IVS Italia ha presentato ricorso presso il Tar del Lazio, che si prevede terrà la prima udienza il 7 giugno 2017 e ha nel frattempo ottenuto la dilazione rateizzata del pagamento su un periodo di 30 mesi della sanzione, già oggetto di rilevanti accantonamenti nel bilancio 2015.