La pausa a scuola ancora con le regole Covid e gli studenti scioperano

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La pausa a scuola ancora con le regole Covid e gli studenti scioperano

I gestori ricordano molto bene quello che è accaduto allo scoppio dell’epidemia Covid quando, con la chiusura di scuole e uffici, dovettero disattivare i distributori automatici e in alcuni casi ritirarli. Il 2020 è stato contrassegnato da ingenti perdite di battute che i gestori hanno accettato per contribuire ad arginare il dilagare dell’epidemia.

Il cambio di passo, almeno parziale, del 2021 con il ritorno in presenza e la ripresa dei consumi ai distributori, ha dato un po’ di respiro agli operatori del comparto, che vi hanno intravisto un progressivo ritorno alla normalità.
A distanza di tre anni, però, è ormai chiaro che le battute generate dal comparto “uffici” non torneranno ad essere quelle del pre-pandemia per il radicarsi della modalità di lavoro a distanza, che non riporta totalmente le persone nei luoghi di lavoro.

Per la scuola che ha completamente abbandonato la DAD, invece, il ritorno alla normalità dovrebbe essere reale ed effettivo. Eppure, ancora oggi, non è così, come dimostra il caso scoppiato nell’istituto professionale Bernardi di Padova.

Qui, ancora oggi, per i 1000 studenti non è stato ripristinato il servizio distributori automatici, a suo tempo ritirati e non è stata offerta un’alternativa per acquistare uno snack o una bibita. La mancanza di questo servizio ha fatto rifiorire un mercato nero del “panino” (che in verità esisteva anche prima della pandemia in tacita convivenza col servizio vending) a cui i ragazzi fanno ricorso durante l’intervallo: attraverso le inferriate del giardino dove fanno pausa, acquistano panini e merende portati lì da un ambulante, lo stesso del pre-pandemia. Una volta scoperto il traffico, la preside ha emanato una circolare con la quale stabilisce che l’intervallo va svolto in classe. Una punizione che sopperisce ad una mancanza e che ha scatenato la ribellione degli studenti. Sabato scorso, infatti, hanno rumorosamente manifestato contro la decisione della preside, chiedendo che vengano ripristinati i distributori automatici.
Sembrerebbe che l’azione abbia avuto effetto e che la scuola stia per avviare il bando per la scelta del gestore. Era ora!

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