22-06-2017 – La Mastria Vending non si arrende e prosegue la sua battaglia contro il Comune di Lamezia Terme che, a fine marzo scorso, ha escluso tutti concorrenti alla gara per l’assegnazione del servizio di gestione dei distributori automatici all’interno delle sedi comunali, confermando solo la IVS.
Il 16 giugno, in via provvisoria e nell’attesa che tutta la documentazione venga verificata, la gara è stata aggiudicata all’unica ditta ammessa – la IVS appunto – dal momento che il ricorso al TAR presentato dalla Mastria Vending era stato bocciato. Ciò nonostante, la società calabrese ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di gettare la spugna e che continuerà la sua battaglia nelle sedi competenti, ritenendo di avere piena ragione sui punti del capitolato di gara contestati.
Oggetto della contestazione sono soprattutto le certificazioni richieste nel capitolato e il criterio con cui il servizio è stato assegnato.
Per quanto riguarda le prime, nel capitolato speciale veniva richiesta, pena esclusione, la certificazione UNI EN ISO 9001:2000; nella lettera d’invito, invece, veniva fatta anche richiesta, pena l’inammissibilità, delle certificazioni TQS Vending (qualità del caffè) e ISO 14000, entrambe rilasciate da enti privati e non previste da alcuna disposizione di legge. Pertanto, secondo la Mastria Vending, la mancanza di tali certificazioni non poteva costituire motivo di inammissibilità alla gara.
Il Comune di Lamezia Terme viene accusato, inoltre, di aver violato l’art. 80 del Codice degli appalti (esclusione per reati, comportamenti illeciti, condanne ecc.) e il principio comunitario che prevede la massima partecipazione alle gare, ammettendo una sola ditta.
Infine, essendo stata considerata l’offerta economica di un solo partecipante, il servizio sarà espletato a condizioni economiche meno vantaggiose per l’amministrazione comunale.
Sulla base di tali motivazioni, come riporta la stampa locale, la Mastria Vending intende continuare la propria battaglia legale, con la ferma intenzione di veder annullata la procedura di gara espletata e aggiudicata, a suo parere,  in maniera anomala.