27-07-2015 – Dopo le notizie altalenanti dell’ultimo periodo che davano Lavazza prima in lizza per l’acquisto della francese Carte Noire e poi fuori dall’affare, negli ultimi giorni viene confermato l’interesse del torrefattore italiano per il brand di proprietà di Jacobs Douwe Egberts.
La scorsa settimana, Lavazza ha presentato la propria offerta, che si aggirerebbe intorno agli 800 milioni di euro, dichiarando: “L’operazione rimane soggetta allo scambio di informazioni e alle consultazioni con gli organismi di rappresentanza dei lavoratori, così come all’approvazione da parte della Commissione Europea e dell’autorità antitrust francese“.
Sia la Commissione Europea che l’Antitrust non dovrebbero frapporre veti affinché l’operazione vada in porto e ciò consentirebbe a Lavazza di ampliare ulteriormente la propria presenza sul mercato europeo e non solo francese.
Infatti, come riporta Repubblica.it, acquisendo Carte Noire, Lavazza  acquisirebbe il controllo delle attività di Carte Noire all’interno dell’intera Area Economica Europea nel canale retail (caffè macinato, cialde e capsule compatibili Nespresso), ad eccezione dei rami di business Carte Noire instant coffee, T-Discs e delle attività relative al canale fuori casa.
La transazione proposta prevede anche l’acquisizione, da parte di Lavazza, dell’impianto produttivo di Laverune, situato nella regione del Languedoc-Roussillon.
Antonio Baravalle, AD di Lavazza ha così commentato l’operazione: “Con questa acquisizione, di portata strategica, riteniamo di poter fare un importante passo avanti per diventare un’azienda globale. L’operazione proposta è coerente con la nostra strategia di sviluppo internazionale, basata sia sulla crescita organica sia su quella inorganica.”
E in riferimento al mercato francese, Alberto Lavazza, presidente dell’azienda, ha aggiunto: “La nostra prima presenza all’estero è stata proprio in Francia, nel 1982. Da allora, quello francese ha rappresentato un mercato molto importante per Lavazza e ci aspettiamo che lo sia sempre di più in futuro.”