23-10-2017 – La Legge di Bilancio 2018 approvata la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri è stata studiata nella direzione del sostegno allo sviluppo con la mobilitazione di risorse destinate soprattutto alla crescita del mercato del lavoro e dell’occupazione.
Azzerate le clausole di salvaguardia, non ci dovrebbero essere aumenti delle aliquote IVA, né l’introduzione di nuove accise; una parte considerevole degli stanziamenti previsti sono indirizzati al mondo del lavoro per le assunzioni agevolate di giovani. In questa direzione è prevista essenzialmente la riduzione del cuneo fiscale per le nuove assunzioni con i contratti a tutele crescenti ed è programmato lo stanziamento di circa 300 milioni, che salgono a 800 nel 2019 e a 1,2 miliardi nel 2020. Dal primo gennaio 2018 le imprese private che assumono giovani con contratti a tutele crescenti, beneficeranno di uno sconto triennale sui contributi previdenziali pari al 50%. L’esonero spetta anche per le assunzioni avvenute nei mesi di novembre e dicembre 2017, ferma restando la decorrenza dal primo gennaio 2018. Lo sconto contributivo si applica anche nei casi in cui un contratto di apprendistato venga trasformato in contratto a tempo indeterminato, a prescindere dall’età anagrafica del dipendente e al momento in cui la prosecuzione viene messa in atto. Stesse agevolazioni per i datori di lavoro che assumono, entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio, studenti che abbiano svolto percorsi di alternanza scuola-lavoro o di apprendistato per il conseguimento del titolo di studio.
Misure speciali per il Mezzogiorno, dove per il biennio 2018-2019 viene ampliato il credito di imposta per acquisto di bene strumentali nuovi destinati a strutture produttive del Sud. Vengono prorogate le agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato nel Mezzogiorno, agevolazioni complementari a quelle già previste dalla normativa nazionale.
Tutti gli approfondimenti nel numero 148 del 16/10/2017 della Gazzetta Ufficiale.