Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta ai fornitori di Enrico Paolo Costa, CEO di Commerciale Adriatica srl, titolare dei marchi Panafè e Panice, con i quali produce e commercializza macchine per caffè a cialde e capsule (Panafè) e sistemi di filtrazione per l’acqua (Panice).
La testimonianza di Paolo Costa è un grido di allarme che riguarda tutto il Settore (e tutti i settori) piegati dalle conseguenze dell’epidemia COVID-19.
Commerciale Adriatica ha tenuto duro fino a ieri, 18 marzo, quando le condizioni non hanno più permesso il prosieguo delle attività.
LETTERA APERTA AI FORNITORI DI ENRICO PAOLO COSTA
Egr. Fornitori ,
Vi devo purtroppo annunciare che questo mese non potremo pagare le ricevute da voi emesse – e vi spiego il perché – e vi dico anche perché dovete prendervela con questo governo incapace, bugiardo, ladro ed incompetente, indipendentemente dai colori politici.
Già due settimane fa abbiamo ordinato, tramite i nostri colleghi cinesi, circa 1.000 kit di protezione (mascherine, occhiali, guanti) per poter proseguire il nostro lavoro che, sebbene pressoché nullo, ci avrebbe consentito di portarci avanti con riparazioni, costruzione di nuovi impianti e tutto quello che sarebbe stato possibile fare, per essere super pronti alla ripartenza.
Ecco cosa è successo: i kit donati e inviati via DHL dai nostri colleghi hanno avuto dei ritardi, prima in Germania (per non so quale motivo); poi una volta che i 3 colli (anziché 4) sono partiti alla volta dell’Italia con destinazione Dogana di Bologna, meta naturale per la nostra sede, sono stati dirottati alla Dogana di Roma, essendo questa l’unica competente per le mascherine. Non ne comprendiamo il perché.
A tutt’oggi stiamo ancora aspettando le mascherine, che forse arriveranno la settimana prossima. Quindi, non avendo protezione per i miei dipendenti e per me stesso, ho deciso di chiudere. Poco male ho pensato, tanto per fortuna non pago F24 allo Stato, in quanto ha effettuato una proroga; quindi riesco a pagare tutti i miei fornitori che credo siano nella mia stessa difficoltà. Errore grosso perché mi hanno dato la proroga da lunedì a venerdì, in quanto fatturiamo più di 2 milioni di euro. Secondo lo Stato siamo ricchi, mentre in realtà proprio lo Stato ci ha resi poveri e dipendenti dalle banche che, almeno quelle, sembra ci stiano aiutando.
Morale: entro venerdì pagheremo i 68.000 euro allo Stato oltre che l’IVA anticipata (circa altri 40.000 euro), in quanto stiamo importando per avere scorte di magazzino alla riapertura. Ma, attenzione, merce non ancora venduta!
Quindi pagheremo lo Stato e non voi fornitori, sapendo di mettervi in difficoltà. Ma se non paghiamo lo Stato siamo perseguibili e sanzionati, mentre se non paghiamo voi non succede niente, detta crudamente senza rispetto come fa lo Stato.
A me personalmente dispiace e mentre vi scrivo sto piangendo, perché immagino come vi sentiate, così come mi sento io e vi chiedo scusa anche se scusa lo dovrebbe chiedere lo Stato.
Comunque, nel più breve tempo possibile faremo fronte ai nostri impegni come abbiamo sempre fatto.
Vi prego inoltre di far girare questa mia mail, proprio per sensibilizzare chi non ha coscienza (lo Stato) e di non omettere la mia firma, perché voglio che sappiano che non è una fake news e che non sono una persona immaginaria.
Grazie a tutti per la comprensione e cerchiamo di aiutarci fra noi.
Cordiali saluti.
Enrico Paolo Costa
Amministratore unico
Commerciale Adriatica srl
48026 Russi (RAVENNA)
Questo è il mio telefono personale, perché io ci metto la faccia 335 6272121