Home Italia Aziende Lettera aperta della famiglia Goppion: un appello alla filiera del caffè

Lettera aperta della famiglia Goppion: un appello alla filiera del caffè

Goppion Caffè, storica torrefazione di Preganziol, alle porte di Treviso, propone una strategia comune per far fronte ai cambiamenti del mondo caffeicolo. Unire le voci e fare cultura sul prodotto è l’unica soluzione possibile.


Treviso – 5 marzo 2025
Siamo davanti a una trasformazione profonda del settore caffeicolo: i costi della materia prima sono aumentati in maniera incontrollata negli ultimi mesi, toccando nelle scorse settimane i 4 dollari per libbra, una cifra record. Si stima un trend di incremento pluriennale del 200% dal 2020 ad oggi.
Il rincaro del prezzo dei chicchi è dovuto a vari fattori: il cambiamento climatico e le mutate condizioni ambientali hanno fortemente influenzato il raccolto nei Paesi produttori, in particolare in Brasile e in Vietnam; la richiesta di caffè, soprattutto specialty, è notevolmente aumentata nei Paesi asiatici e mediorientali, dove tradizionalmente questa bevanda non era presente. Non mancano neppure le speculazioni provocate da fondi che divorano il mercato. In aggiunta si sono alzati i costi di trasporto delle merci che arrivano dall’Oriente. Queste infatti non passano più attraverso il Canale di Suez, ma devono viaggiare più a lungo per arrivare a noi. Va da sé quindi che ci siano forti tensioni e che il costo finale debba subire degli ulteriori rialzi.
Tutte queste condizioni fanno sì che il prezzo del caffè, sia al bar che al supermercato, sia molto più alto rispetto a pochi anni fa, ma il cliente spesso non ne conosce le cause e addita il barista o il torrefattore perché crede sia soltanto un gioco di marginalità. Ma non è così.

Crediamo fortemente che ora sia quantomai necessario fare cultura del caffè, alla stregua di ciò che si fa per il vino e per il cibo. Per giustificare e, ancor di più, comprendere i motivi di un prezzo più alto della tazzina, il consumatore deve avere tutti gli strumenti e le informazioni necessari per riconoscere un caffè di qualità.

I tempi sono cambiati, nella crisi attuale del settore caffeicolo dobbiamo vedere un’opportunità: ora è il momento giusto di far conoscere al grande pubblico qual è la filiera e come si compone, qual è il processo che dal chicco porta alla bevanda, quali sono le caratteristiche di un caffè fatto a regola d’arte. In questo modo il consumatore avrà modo di capire perché il caffè ha un valore, una storia alle spalle.
La strada percorribile è una soltanto: l’unione delle forze. In Goppion crediamo da sempre nel valore e nell’importanza della conoscenza, dell’aggiornamento, della formazione dei Baristi e, di conseguenza, dei clienti finali. Questi ultimi dovrebbero chiedere cosa c’è nel loro caffè, con quali varietà viene composto, da dove proviene. Chi sta dietro al bancone dovrebbe spiegarlo con precisione ed esattezza, per stimolare la curiosità attorno a questo mondo meraviglioso, che è parte del nostro modo di vivere e rappresenta un patrimonio culturale tutto italiano. Se noi torrefattori, assieme agli altri attori della filiera, uniamo le nostre voci per far conoscere il settore caffeicolo, per stimolare un dibattito attorno ai suoi meccanismi, l’attuale crisi potrà di fatto rimodellare la realtà diventando una preziosa occasione. Insieme dovremmo adoperarci per una proposta di qualità, spiegando che l’aumento dei prezzi non è mera speculazione, ma il giusto tributo per il lavoro di chi coltiva il caffè in un mondo in cui il clima sembra impazzito, per chi lo seleziona e lo tosta per esaltarne le componenti, per chi lo prepara seguendo regole precise per estrarne gli aromi. Se l’azione del singolo non basta, quella collettiva è fondamentale. Ci auguriamo quindi che ognuno faccia la sua parte, che si punti sempre di più alla qualità, che la narrazione del caffè cambi registro e che ci sia sempre maggior attenzione e cultura attorno alla tazzina e al suo contenuto.
Famiglia Goppion
(Mario, Paola, Silvia, Sergio)

 

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