Il PET è il miglior materiale per conservare la purezza dell’acqua, il più sicuro dal punto di vista igienico e, soprattutto, totalmente rigenerabile: Levissima (gruppo Sanpellegrino) è convinta che solo un corretto smaltimento e recupero delle bottiglie in PET possa essere la giusta risposta alla demonizzazione della plastica.
Certa che una corretta gestione dei vuoti possa trasformare il rifiuto in una risorsa, Levissima ha lanciato il progetto Regeneration con l’obiettivo di promuovere un’economia circolare nel segno della Sostenibilità.
Giacomo Giacani, Marketing Manager del Gruppo Sanpellegrino, spiega:
“Regeneration è un progetto di Levissima che parla di sostenibilità. La tutela e la preservazione dei ghiacciai, la gestione responsabile della risorsa acqua, il rispetto della biodiversità e la continua ricerca di innovazioni per la riduzione dell’impatto ambientale, sono parte dell’impegno di Levissima su cui si fonda Regeneration. In un’ottica di economia circolare, ci impegneremo attivamente con progetti e iniziative orientati a ridurre anche l’impronta ecologica della plastica. Vogliamo ricordare il valore della plastica come risorsa, promuovendo una cultura di “rigenerazione”, e dando nuova vita a una delle più importanti scoperte del secolo scorso, per creare insieme un impatto positivo con progetti a beneficio della comunità”.
Ma di quali progetti si tratta? L’obiettivo è dimostrare che dal PET proveniente dai vuoti si possono realizzare nuovi prodotti e sviluppare nuovi progetti.
Ecco allora la prima area fitness in plastica riciclata installata nel Parco Sempione di Milano in occasione della Milano Marathon 2019, realizzata utilizzando sia bottiglie in PET che lattine.
Oppure il progetto che verrà realizzato nel Parco dello Stelvio nel 2020, ovvero un bivacco fatto di materiali riciclati, un progetto che è stato annunciato a Bormio il 28 e 29 dicembre in occasione dello svolgimento di due gare della Coppa del Mondo di Sci.
O ancora i filati utilizzati per la manifattura di giacche sportive, anch’essi costituiti in parte da PET riciclato.
Alla dimostrazione con i fatti si accompagna un percorso educativo, fatto di informazione sul corretto smaltimento dei materiali, sul loro riutilizzo in azioni concrete, a riprova che un’economia circolare è possibile.