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L’ISTAT cambia i Codici ATECO anche per la Distribuzione Automatica

L’Istat ha introdotto una nuova classificazione ATECO, in vigore dal 1° gennaio 2025, che sostituirà l’attuale versione ATECO 2007 – aggiornamento 2022. La nuova classificazione sarà operativa dal 1° aprile 2025, periodo durante il quale le amministrazioni avranno tempo per adattarsi al nuovo sistema. Questa classificazione sarà utilizzata per gli adempimenti statistici, amministrativi e fiscali.

La modifica più significativa riguarda il commercio al dettaglio, nella Sezione G. Con la revisione, si elimina la distinzione tra il commercio al dettaglio in sede fissa e altre modalità di vendita (come vendita ambulante o online) e si baserà sul tipo di prodotto venduto, superando così il criterio del canale di vendita.

Questa decisione è stata presa sia perché la maggior parte delle attività di commercio al dettaglio avviene sia online che in sede fissa, rendendo difficile una distinzione netta, sia perché la proporzione delle vendite online e in sede fissa può cambiare nel tempo, influenzando la stabilità della classificazione.

Pertanto, i gruppi 47.8 (commercio al dettaglio ambulante) e 47.9 (che comprende anche la vendita tramite distributori automatici) dell’attuale ATECO 2007 verranno riclassificati in base ai prodotti venduti, eliminando le attuali suddivisioni.

Altra modifica riguarda l’eliminazione della differenziazione in base alla superficie di vendita, che riguarda ipermercati, supermercati, discount alimentari, minimercati, commercio al dettaglio di prodotti surgelati. Le attività verranno riclassificate in due categorie: commercio al dettaglio con prevalenza alimentare e commercio al dettaglio di altri prodotti.

Novità anche per gli intermediari del commercio (cod. 46.1).  Anche questa classe potrebbe subire modifiche significative, riguardanti agenti, rappresentanti di commercio e mediatori, con impatti sulle attività fiscali.

Le imprese coinvolte nelle indagini statistiche dovranno verificare la propria classificazione ATECO 2025 attraverso il Portale Statistica&Imprese. Le modifiche potranno essere confermate o corrette tramite il portale, accessibile solo alle imprese coinvolte nelle rilevazioni campionarie.

La revisione dei codici ATECO avrà anche effetti sul piano fiscale, in quanto i contribuenti IVA dovranno aggiornare i codici nelle dichiarazioni presentate all’Agenzia delle Entrate. Se l’attività dell’impresa subisce una modifica del codice ATECO, questa dovrà essere comunicata tramite la Comunicazione Unica (ComUnica) se l’attività è iscritta al Registro delle imprese della Camera di Commercio o attraverso i modelli specifici dell’Agenzia delle Entrate validi per chi non è iscritto

Inoltre, gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA) sono stati rivisti, in particolare per il commercio al dettaglio, dove sono stati eliminati i codici relativi al commercio ambulante, accorpandoli ai codici di commercio al dettaglio. Di conseguenza, a partire dal periodo d’imposta 2024, l’Agenzia delle Entrate ha eliminato gli ISA specifici accorpandoli.

La classificazione ATECO deriva dalla NACE (Nomenclature statistique des activités économiques dans la Communauté européenne) e si basa sulla ISIC (International Standard Industrial Classification), che è utilizzata a livello mondiale. Questa revisione ha richiesto aggiornamenti simultanei sia della NACE che dell’ATECO, al fine di mantenere la coerenza con le normative europee e internazionali.

Maggiori info sui codici ATECO cancellati disponibili a questo link

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